Mose a Venezia, certezze
sui tempi ma non sulla gestione

Domenica 23 Marzo 2014 di Marco Biolcati
I lavori per il Mose
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VENEZIA - «Il Baby Mose funziona dal 2012 e ora attendiamo il Mose, un'opera interamente Made in Italy di valenza internazionale».



Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ieri in visita per la prima volta a Chioggia. A fare gli onori di casa il sindaco Giuseppe Casson, ma anche il governatore della Regione Luca Zaia e il vice presidente della Provincia Mario Della Tor. Il Ministro ha pranzato in città e poi ha raggiunto piazzetta Vigo dove è potuto salire sullo storico ponte e assistere a una dimostrazione del funzionamento del Baby Mose.



«Attivo dal 2012 - ha spiegato il sindaco Giuseppe Casson - ha permesso di bloccare l'80% delle alte maree che avrebbero portato l'acqua alta in centro storico. Tutte quelle sotto il metro e trenta centimetri. Per quelle più grandi aspettiamo il Mose». Dopo la dimostrazione di funzionamento del piccolo Mose divertente siparietto tra il Ministro Lupi e il governatore Zaia con quest'ultimo che, scherzando, ha chiesto un altro miliardo al Ministro per finire il Mose. «Se ogni volta che vado da qualche parte finisce che mi chiedono un miliardo Renzi non mi manda più da nessuno parte», ha risposto col sorriso il ministro.



La delegazione si è poi imbarcata per raggiungere le bocche di porto di Chioggia, in uno dei tanti cantieri del Mose. Qui il Ministro Lupi, caschetto di sicurezza e giubbino da operaio, si è intrattenuto con il responsabile dei lavori e ha stretto la mano ad alcuni degli operai specializzati. Un cantiere mastodontico: per Chioggia è prevista una barriera formata da 18 paratoie che servirà a coprire il varco di 360 metri tra le due sponde della bocca di porto. Ultimate le principali parti strutturali, i maggiori cantieri del Mose oggi in corso a Chioggia riguardano la costruzione della barriera vera e propria. In particolare, dopo aver ultimato il consolidamento e la protezione del fondale in corrispondenza della barriera e lo scavo dove saranno installate le paratoie, sono stati recentemente completati anche i lavori per la realizzazione dei cassoni di spalla e di quelli alloggiamento che faranno da base alla barriera.



«Ringraziamo il Ministro - ha affermato il presidente del Consorzio Venezia Nuova Mauro Fabris - per la costante attenzione che riversa su quest'opera. Consegneremo il Mose entro il 31 dicembre 2016 e al costo che fu stabilito nel 2005. Ovviamente non abbiamo assunto indovini e quindi non possiamo sapere cosa succederà nelle prossime gare d'appalto, ma la nostra volontà è di non slittare assolutamente coi tempi». «I soldi per completarla ci sono - ha spiegato il Ministro - e molto prima del 31 dicembre 2016 dovremo discutere sulla sua gestione e sulle opere complementari che sono state chieste dai comuni. Il Mose non solo salverà Venezia, ma sarà guardato e ammirato in tutto il mondo. Quando si sta realizzando un'opera come questa bisogna andarne orgogliosi. Il modello Italia nel mondo torna ad essere modello di riferimento».



All'appello mancano solo 226 milioni di opere complementari, certo non bruscolini ma nemmeno un'enormità in confronto ai 5 miliardi e 493 milioni investiti sull'opera. In mattinata il Ministro aveva incontrato a quattr'occhi il sindaco Giuseppe Casson. Sul tavolo la richiesta di svincolare i fondi della Legge Speciale dal Patto di Stabilità. Chioggia al momento ha 45 milioni di precedenti finanziamenti bloccati ed è impossibilitata a spenderli. «Non mi sembra una richiesta illogica - ha chiosato Lupi - bisognerà parlarne con la Tesoreria. Vedremo cosa si potrà fare». Chioggia spera.
Ultimo aggiornamento: 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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