Mose, quando riapriranno i cantieri? La data e i tempi di ​completamento e avviamento dell'opera

Mercoledì 26 Gennaio 2022
Mose, quando riapriranno i cantieri? La data e i tempi di completamento e avviamento dell'opera

VENEZIA - Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili conferma oggi il cronoprogramma del completamento del MoSE «a 18 mesi dalle opere civili ed elettromeccaniche» a partire dal prossimo mese di marzo, allegato al settimo Atto Aggiuntivo della convenzione tra il Provveditorato alle Opere Pubbliche del Veneto e il Concessionario Consorzio Venezia Nuova, inviato alla Corte dei Conti per controllo di legittimità.

Ritardi solo a Malamocco

«Un tempo più lungo - precisa una nota del Mims - è previsto soltanto per quelle opere che, come la conca di Malamocco, hanno subìto danni dovuti per cause esterne». 

Quattri anni per la fase di avviamento

L'Atto Aggiuntivo - precisa il Mims - stabilisce che la «fase di avviamento» (test, collaudo e consegna allo Stato), già iniziata, avrà una durata complessiva di quattro anni.

Data la caratteristica sperimentale del MoSE, questa fase proseguirà anche dopo che l'opera sarà completata.

Risorse economiche

Per quanto riguarda le risorse economiche necessarie per il completamento e avviamento del MoSE, la nota precisa che «esse sono state già rinvenute e assegnate, attingendo per quanto riguarda l'ultima tranche, di circa 538 milioni di euro, ai risparmi ottenuti dalla riduzione degli interessi passivi su precedenti finanziamenti pluriennali. Va precisato poi che queste risorse aggiuntive - aggiunge il Mims - finanziano anche opere di salvaguardia della laguna che non riguardano il MoSE».

Mose, quando riapriranno i cantieri?

I cantieri, aggiunge il Ministero, «potranno riaprire una volta risolta la fase di criticità finanziaria che sta attraversando il concessionario Consorzio Venezia Nuova, entro il prossimo 28 febbraio. A partire da marzo 2022, inizierà la conta dei 18 mesi come da cronoprogramma. Lo slittamento dei tempi di completamento del MoSE rispetto alla previsione iniziale è stato causato, infatti, dalla disponibilità frazionata e intermittente dei finanziamenti, problema ora risolto, oltreché dalle conseguenze dei precedenti eventi meteomarini avversi». 

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