VENEZIA - I legali dell’ex sindaco Giorgio Orsoni giocano la loro prima carta nel processo per lo scandalo Mose che si è aperto ieri in Tribunale. Ed è un attacco contro la Procura di Venezia. In una memoria depositata al giudice per l’udienza preliminare, Andrea Odoardo Comez, gli avvocati Francesco Arata e Carlo Tremolada, hanno presentato un’eccezione preliminare con cui chiedono che venga dichiarata la nullità della richiesta di rinvio a giudizio.
Secondo i legali c’è un «vizio genetico» dell’inchiesta, a loro dire condotta da un magistrato (Paola Tonini, ndr) che si sarebbe dovuto astenere dall’occuparsi di Orsoni, alla luce dei rapporti pregressi intrattenuti con lui. Quindi ci sarebbe una «palese situazione di incompatibilità».
Ultimo aggiornamento: 14:22
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