VENEZIA - Un rischio e una certezza. E una buona notizia. Il rischio è che il Mose non sia finito nemmeno per il 2018. La certezza è che, comunque, anche se riusciranno a finirlo entro il 2018, non ci sarà nessuno in grado di farlo funzionare. Sempre ammesso che funzioni perché, ad esempio, non è mai entrato in funzione il battello-scopa che doveva servire a togliere le incrostazioni e la sabbia dalle paratoie. La buona notizia è che al Consorzio qualcuno sta iniziando a fare i conti e la manutenzione si aggira sui 20-22 milioni di euro l'anno. E' una buona notizia per modo di dire perché non si sa chi dovrebbe tirarli fuori questi soldi, ma comunque è ben lontana dalla pessimistica previsione di 100 milioni l'anno. Partiamo dal rischio. In questo momento spiega una fonte autorevole del Consorzio che vuole restare anonima - l'unico modo per finire il Mose è che le ditte lavorino gratis. E già avanzano 60 milioni di euro, figuriamoci se sono disposte a continuare a lavorare gratis. Perché i soldi prima o poi arriveranno, da qui al 2021, come previsto dal Cipe, ma oggi non ci sono...
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