Mose, onde di 7 metri e venti forti: ecco le vere prove per la barriera

Giovedì 5 Dicembre 2019
Mose, onde di 7 metri e venti forti: ecco le vere prove per la barriera
5

VENEZIA - Venti tre volte più forti, onde quattro volte più alte, oltre naturalmente a una marea fino a un metro e mezzo più consistente. Ecco cosa si troverà a fronteggiare il Mose in caso di acque alte eccezionali, rispetto alla prova di lunedì che si è svolta, invece, in una situazione di quiete. Una precisa scelta dei tecnici del Consorzio Venezia Nuova che finora, per le varie movimentazioni, hanno sempre scelto condizioni meteo favorevoli, per iniziare a testare la complessa macchina in tutte le sue componenti. Quello che è accaduto anche lunedì sera quando per la prima volta è stata sollevata tutta la schiera di Malamocco, la più profonda delle quattro del sistema.

GUARDA I FILMATI - Video 1, Video 2, Video 3 dell'intera barriera di Malamocco.

La prova è stata giudicata positiva: l'intera barriera si è alzata, ha creato un dislivello di una decina di centimetri tra il mare e la laguna, si è mostrata stabile. In condizioni, però, assolutamente diverse da quelle in cui dovrà essere usata una volta a regime.
 
DATI A CONFRONTOPer capirlo abbiamo confrontato le condizioni meteo marine di lunedì sera, 2 dicembre, con quelle delle scorso 12 novembre, con la sua acqua alta da 187 centimetri, e del 29 ottobre dell'anno scorso, quando la marea raggiunse 156 centimetri. I dati sono quelli del Centro maree del Comune e il confronto dà l'idea delle enormi differenze. A cominciare dal livello della marea. Per la prova è stata scelto un periodo di massimo riposo dell'acqua, con una marea di appena 24 centimetri alle 21 che è poi salita lentamente (alle 11 era a 49). Nella stessa fascia oraria, prendendo sempre come punto di riferimento la diga di Malamocco, il 12 novembre la marea era a 199 centimetri, il 29 ottobre a 140. Ma ancor più significativi sono i dati relativi a onde e vento. Per il modo ondoso i dati sono quelli misurati alla piattaforma davanti a Malamocco: lunedì l'onda era di 1,6 metri, il 12 novembre di 3 metri, il 29 ottobre addirittura di 7 metri. In linea le misurazioni del vento, in questo caso relative alla bocca di porto di Malamocco. Ebbene, se lunedì soffiava una bora a 9 metri al secondo, il 12 novembre i venti in rotazione avevano raggiunto i 25-27 metri al secondo, ma anche il 29 ottobre spirava un vento da sud da 16-19 metri al secondo.
PROVE DECISIVEEcco le condizioni avverse in cui il Mose dovrà essere messo alla prova. Condizioni che incidono fortemente sul sistema. Basti ricordare che le schiere non sigillano le bocche di porto, ma lasciano dei passaggi tra una paratoia e l'altra in cui l'acqua transita. Quindi va tenuto conto anche di questo apporto, proporzionale alla differenza tra il livello del mare e quello della laguna, nonché alle ore di permanenza. Tutte caratteristiche da testare. Ora, nei programmi, le prossime prove saranno eseguite in un crescendo di situazioni sempre più critiche. Da inizio 2020 ogni schiera sarà sollevata interamente ogni 45 giorni. Per fine estate, poi, dovrebbero essere pronti gli impianti. E per autunno, con la prossima stagione di acque alte, dovrebbe potersi alzare l'intero sistema.
R.

Br.

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 03:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci