Mose, Agenzia unica sulla laguna. Assorbite le competenze dell'ex Magistrato delle Acque

Sabato 8 Agosto 2020 di Raffaella Vittadello
Mose, Agenzia unica sulla laguna. Assorbite le competenze dell'ex Magistrato delle Acque
VENEZIA Il decreto agosto porta una rivoluzione a Venezia: ieri sera il consiglio dei ministri ha approvato la norma che costituisce l'autorità per la laguna di Venezia, che assorbirà le competenze dell'ex Magistrato delle acque, a sei anni dalla soppressione dello storico ente, nel 2014 dopo le vicende giudiziarie sulle tangenti.

All'interno dell'agenzia sarà costituita una società in house, come braccio operativo, che a regime assorbirà il personale di Consorzio, Thetis e Comar e che sarà interamente partecipata dalla stessa Autorità per la gestione e manutenzione del Mose. 

La norma - che sarà pubblicata la settimana prossima in Gazzetta ufficiale - prevede anche l'assunzione di personale a tempo indeterminato che andrà a formarne l'organico. 

CONSORZIO IN LIQUIDAZIONE
In una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si specifica che «sarà disposta la liquidazione del Consorzio Venezia Nuova e si agevola l'operatività del Centro clima a Venezia quale ente di ricerca, già istituito con la legge di Bilancio 2020».

Saranno poi recuperati i 530 milioni di euro che derivano da risparmi di oneri finanziari, per il completamento della grande opera pubblica, stanziamento che darà ossigeno alle imprese che quest'anno non faranno ferie con l'obiettivo di rispettare i tempi e le scadenze dettate dal cronoprogramma presentato, perchè il Mose venga consegnato entro il 31 dicembre del prossimo anno.

«Nel Decreto Agosto il Governo scommette sulla tutela e la gestione della Laguna di Venezia attraverso una nuova Governance in grado di razionalizzare le risorse e valorizzare la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile di tutto il territorio, con una forte discontinuità rispetto al passato» afferma Federico D'Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento. 

LE COMPETENZE
«L'autorità - prosegue - sono attribuite tutte le funzioni e competenze di salvaguardia della città e della laguna e al mantenimento del regime idraulico lagunare. L'Autorità si occuperà, tra le altre cose, della gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria del Mose e avrà il compito di promuovere lo studio e la ricerca sull'habitat lagunare».

Sarà inoltre istituita la figura del Commissario Liquidatore che avrà anche il compito di verificare e accertare le attività svolte dal Consorzio Venezia Nuova.

«Non solo: per quanto riguarda l'assunzione del personale dell'Autorità, si è deciso di procedere tramite concorsi pubblici. Diamo valore al merito e alla competenza. Ringrazio la deputata del Movimento 5 Stelle, Arianna Spessotto, che ha contribuito a ottenere questo risultato con grande capacità e interesse» ha concluso D'Incà.

LE REAZIONI
«Con l'Autorità per Venezia si chiude con il passato - ha twittato il sottosegretario Pd Andrea Martella - Si tratta di una svolta che consente una maggiore efficienza e trasparenza nella tutela della città, nella salvaguardia lagunare e nella gestione del Mose. #Venezia ha un futuro».

Un risultato che porta la firma anche del deputato Nicola Pellicani, che ha sostenuto il Centro Internazionale di Studi sui Cambiamenti Climatici e l'Autorità per la laguna e il Mose e che parla di due misure strategiche per la città. 

«Si aggiungono così - sostiene Pellicani - altri due tasselli fondamentali contenuti nell'aggiornamento della Legge Speciale per Venezia, di cui sono primo firmatario, in discussione alla Camera». 

«Il decreto legge - prosegue - chiude finalmente la lunga fase commissariale del Consorzio Venezia Nuova, che viene posto in liquidazione. L'impegno sul Dossier Venezia continua, in quanto è ormai indispensabile concludere l'indagine conoscitiva, avviata in Commissione Ambiente della Camera prima dell'emergenza Covid-19, che riguarda tutti gli interventi attuati per la salvaguardia di Venezia, che consentirà di accendere un faro sull'intero Dossier Venezia, facendo chiarezza su tutti i problemi ancora aperti, compresi i punti deboli della legislazione, sulla frammentazione delle competenze, sulle conflittualità permanenti, che puntualmente riemergono tra i vari soggetti interessati al governo della laguna e alla realizzazione delle opere di salvaguardia della città». 

Si tratta ora di capire se la norma approvata concluderà anzitempo il mandato degli amministratori straordinari del Consorzio Venezia Nuova, che comunque sarebbero andati a naturale scadenza alla consegna dell'opera.
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