Il parroco in difesa degli alunni esclusi dalla visita in Duomo: «La religione non c'entra con l'arte»

Mercoledì 1 Giugno 2022 di Fabrizio Cibin
I nuovi mosaici del Duomo di San Donà
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SAN DONÀ DI PIAVE (Venezia)  - «Gli insegnanti hanno ritenuto potesse essere la scelta più opportuna in quel momento.

Non è stata la scelta giusta per tutte le famiglie? In ogni caso, ne sono sicura, non è avvenuta con intento vessatorio. Si sarebbe certo potuto evitare lo spiacevole episodio con maggior ascolto e dialogo da parte di tutti».

IL CASO
All’indomani del caso sollevato da una coppia di genitori, le cui figlie sarebbero state lasciate fuori dal Duomo, dov’era prevista una visita didattica ai nuovi mosaici da parte di due classi di una scuola elementare, perché non avevano frequentato le lezioni di religione, interviene la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Romolo Onor, Marisa Dariol. La prof  ha criticato la scelta dei genitori di rivolgersi ai media per segnalare il caso, «invece del dialogo con la scuola». «Preciso che solo una famiglia delle 4 coinvolte ha ritenuto la scelta delle docenti come lesiva e fonte di disagio, sconcerto e umiliazione. Non è facile tenere conto della molteplicità delle situazioni nella scuola di oggi e rispondere alle richieste sempre più individuali delle famiglie. Gli insegnanti – continua la dirigente, che di fatto non smentisce che il fatto sia avvenuto – hanno ritenuto potesse essere la scelta più opportuna in quel momento. Non è stata la scelta giusta per tutte le famiglie? In ogni caso, ne sono sicura, non è avvenuta con intento vessatorio. Si sarebbe certo potuto evitare lo spiacevole episodio con maggior ascolto e dialogo da parte di tutti».



L’EPISODIO
Il fatto è avvenuto nella mattina di venerdì scorso, quando era stata prevista un’uscita di due classi del plesso elementare: il programma comprendeva dapprima la visita in Duomo delle nuove opere artistiche realizzate di recente da padre Rupnik, noto artista, teologo e presbitero sloveno, appartenente ai Gesuiti, e successivamente un’escursione al Parco Fluviale. Al momento di entrare in Duomo cinque bambini sarebbero stati tenuti fuori perché non avevano frequentato l’ora di religione.

LA PROTESTA
«La coordinatrice – ha riferito la coppia di genitori, che ha poi scritto alla dirigente dell’istituto comprensivo e segnalato pubblicamente il caso – si è giustificata al telefono sostenendo che i mosaici rappresentavano scene dell’Eucarestia e che, per questo motivo, ha deciso, insieme alle altre insegnanti, di escludere tutti i bambini che non frequentano le ore di catechismo». Genitori che avevano, tra l’altro, autorizzato espressamente l’escursione, compresa la visita ai mosaici del Duomo.

LE REAZIONI
Intanto il caso ha sollevato una discussione in città. «Ricorda gli episodi dei Presepi nelle scuole – ha commentato il sindaco Andrea Cereser –, con qualcuno che decide di non farli pensando che la Natività possa costituire mancanza di rispetto. Non si chiedeva adesione spirituale, ma un momento culturale. Ad oggi non ho molti elementi per giudicare il caso specifico, ma se è così che è andata, non fa parte di quella tradizione di cultura e accoglienza che c’è, è diffusa e si dovrebbe sempre avere. La cultura è trasversale. E mi auguro, tra l’altro, che sempre più persone possano fare visita al Duomo per ammirare quelle opere».
Don Paolo, titolare della parrocchia di Santa Maria Delle Grazie, ovvero la parrocchia del Duomo, pur tenendosi lontano dalle polemiche, sottolinea che «l’arte è arte, l’ora di religione non c’entra nulla, per quanto ci riguarda tutti i bambini potevano accedere in chiesa e vedere le opere che vi sono esposte. Su quanto accaduto sono le insegnanti che devono rispondere». Intanto nel tardo pomeriggio di ieri c’è stato un confronto tra le insegnanti che avevano accompagnato i bimbi in Duomo, e che poi hanno deciso di tenerne fuori cinque, con la coppia di genitori di due bambine.

Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 08:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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