Un tuffo in acqua nella notte, mistero sulla morte di un sessantenne

Sabato 18 Dicembre 2021 di Nicola Munaro
Ambulanza a Venezia, vicino a Campo Santa Maria Formosa

VENEZIA - La telefonata ai vigili del fuoco e al Suem 118 è arrivata attorno alle 22 di giovedì sera: a chiamare una donna che raccontava di aver udito un tonfo in acqua e delle grida di aiuto arrivare dal canale non distante dal ponte del Remedio, in zona Santa Maria Formosa, a Castello. Ma quando i primi soccorsi sono arrivati e hanno ripescato il corpo, non c'era già più nulla da fare.
È quindi un mistero la morte di un uomo, con un'età tra i 60 e i 65 anni, annegato giovedì sera dopo essere caduto in canale.

Con sé l'uomo non aveva documenti o li avrebbe persi per colpa della caduta in acqua. Come non è chiaro cosa possa averlo fatto cascare nel canale. Se ne saprà di più nei prossimi giorni dopo che la procura avrà disposto l'autopsia. Possibile che l'uomo abbia perso l'equilibri per una distrazione o un malore mentre è escluso che la caduta sia dovuta a un'aggressione o sia stato gettato in acqua. Ma le indagini avranno anche il compito di capire chi fosse il sessantenne: per questo gli inquirenti stanno incrociando le eventuali denunce di scomparsa degli ultimi giorni.

I PRECEDENTI

Un caso simile a quello accaduto il 15 novembre quando il corpo di un turista inglese di 60 anni era stato ripescato alle prime luci del giorno dalle acque del canale della Giudecca, all'altezza dell'imbarcadero Actv di Spirito Santo, alle Zattere. A far cadere in canale il turista, arrivato a Venezia da pochi giorni, era stata una disattenzione. Sempre nella stessa zona di fronte alla Giudecca, a marzo, era stato ripescato il cadavere di Gerold Rainer Meister, 64 anni di origine tedesca, clochard, artista e volto noto delle Zattere.
 

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