Morto Renato Sartorello, il fondatore dei magazzini Sme

Sabato 4 Settembre 2021
Renato Sartorello e la Sme di Mestre
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CEGGIA - È morto Renato Sartorello, il patron dei magazzini Sme: aveva 88 anni.Colpito da qualche anno da una malattia degenerativa, lunedì scorso ha accusato un'ischemia che si è rivelata fatale con il passare delle ore. È morto a casa sua a Ceggia. Lascia 4 figli: Raul, Paolo, Gianfranco e Martina.

I funerali sono fissati per  martedi 7 settembre alle 15.30 a Ceggia nella chiesa di san Vitale.

CHI E'

Nato a Ceggia nel 1933 a vent’anni apre a Gainiga, frazione di Ceggia, il suo primo negozio di generi alimentari e di prima necessità, un casoin. La svolta è nel 1967 quando crea il primo punto vendita di elettrodomestici, vero business del Gruppo, ai quali circa dieci anni più tardi affianca i mobili e l’arredamento. A fine anni Settanta viene costruito a Cessalto un magazzino centrale per la logistica dei prodotti e l’ascesa è inarrestabile, soprattutto grazie all’elettronica di consumo e all’informatica, categoria di prodotti in grande fase di sviluppo. Nel 1983 viene infatti depositato il Marchio SME, raggiungendo un giro d’affari, a fine anni Ottanta, di circa 100 miliardi di lire. Ma Sartorello è un imprenditore al passo coi tempi e, dopo aver introdotto in Italia il punto vendita multi specializzato con assistenza diretta alla vendita, nel nuovo millennio si dedica a internet, finanziando lo start-up di due aziende e-commerce nel settore degli elettrodomestici. Nel 2003 il consolidamento culmina con l’acquisto del Gruppo Bergamin, leader storico nel settore del mobile e dell’arredamento nell’area del Triveneto. Il Gruppo Sartorello vanta oggi un’assoluta leadership nel panorama distributivo del Veneto e Friuli Venezia Giulia con 15 punti vendita, 9 ad insegna SME e 6 ad insegna Bergamin, e un giro d’affari che supera i 500 milioni di euro, dando lavoro a oltre 1.000 persone.

IL CORDOGLIO DI ZAIA

Cordoglio viene espresso in una nota dal presidente del Veneto, Luca Zaia. «Ho avuto la fortuna - afferma Zaia - di conoscere il signor Renato e di incontrarlo in molte occasioni.

Di lui ho sempre avuto l'immagine di un galantuomo, di una persona per bene, di un Veneto d'altri tempi quando la stretta di mano era un contratto, di un Signore dell'imprenditoria. La sua scomparsa è la brutta notizia che ha aperto la mia giornata. Mi stringo nel dolore a tutti i suoi famigliari che gli sono stati vicini». «Una persona - ricorda Zaia - che ha costruito da zero un impero innovativo, perché è con lui che sono nati i grandi store in Veneto e oggi penso che non ci sia un cittadino che non abbia conosciuto i suoi grandi magazzini. Una visione tutta americana del commercio, quando erano ancora di là da venire gli acquisti on line e la convenienza per il consumatore determinata da una intelligente e tenacissima capacità di relazione coi produttori. Se n'è andato un uomo che è stato punto di riferimento per tutta la società veneta, uno che si è fatto da sé, iniziando 60 anni fa come 'casoin' a Gaianiga, e costruendo un vero e proprio impero. La sua morte mi addolora anche perché avrebbe potuto dare ancora tanto alla società veneta, sia dal punto di vista imprenditoriale che umano», conclude.

Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA