Marco e Renzo i due morti avvolti nel mistero, disoccupati e seguiti dai servizi sociali

Mercoledì 16 Dicembre 2020 di Filippo De Gaspari
La casa di Robegano dove sono stati trovati i cadaveri

SALZANO - Morti in casa probabilmente da alcuni giorni, ma nessun segno di violenza o incidente. E' avvolto nel mistero il rinvenimento, ieri, a Robegano, di due cadaveri, trovati da carabinieri e vigili del fuoco in un appartamento sociale di via 25 Aprile. Renzo Masiero, 68 anni, e Marco Milan, 48, entrambi di Salzano, incensurato il primo, pluripregiudicato il secondo, entrambi disoccupati, vivevano in quell'alloggio concesso dal Comune a persone in difficoltà attraverso la cooperativa Villaggio Globale e pare che da alcuni giorni non dessero più notizie di sé. Ad allertare soccorsi e forze dell'ordine è stata un'assistente sociale che non era riuscita a mettersi in contatto con loro durante la periodica visita agli assistiti. Una volta entrati nell'appartamento, i carabinieri non hanno trovato alcun segno di violenza sui corpi, né di effrazione all'alloggio, come non sono state rinvenute tracce di droghe o alcol. Di fatto i rilievi dei militari tendono ad escludere responsabilità di terzi nella morte dei due inquilini. I vigili del fuoco inoltre non hanno rilevato al loro ingresso tracce di esalazioni da monossido di carbonio, anche se non si può escludere una fuga di gas, avvenuta magari alcuni giorni fa e nel frattempo dissoltasi.
Servirà in ogni caso un esame approfondito sui corpi dei due per risalire alle cause esatte dei decessi, all'ora esatta in cui sono avvenuti e se in contemporanea o in momenti diversi. L'incarico per svolgere le autopsie verrà conferito venerdì e solo nei giorni successivi si potranno conoscere gli esiti. Al momento non è esclusa alcuna causa, compresa quella dell'avvelenamento e vengono presi in considerazione sia il gesto volontario che la tragica fatalità. Approfondimenti potrebbero essere disposti anche sulla caldaia. 
L'INTERVENTO

Masiero e Milan vivevano da coinquilini nell'appartamento al civico 87 della via principale che attraversa Robegano, un alloggio di piccole dimensioni concesso in comodato dal Comune alla cooperativa Villaggio Globale per ospitare persone svantaggiate o con difficoltà. Da alcuni giorni i due, seguiti dai Servizi sociali del Comune, non davano notizie di sé. È stata in particolare la compagna di uno dei due, che si trova in isolamento a causa del Covid-19, a chiedere un intervento per capire come mai il compagno non rispondesse alle sue chiamate. Quando i carabinieri sono entrati, grazie alla porta aperta proprio dagli operatori sociali in possesso della copia delle chiavi, li hanno trovati entrambi senza vita, in una stanza dove però nulla sembrava fuori posto. Ulteriori verifiche e sopralluoghi proseguiti nelle ore successive non hanno portato ad ulteriori elementi in grado di indirizzare le indagini, per ora aperte a 360 gradi. Sul luogo di quello che appare al momento un giallo, oltre ai carabinieri di Noale e del Nucleo radiomobile di Mestre, si è recato ieri anche il sindaco di Salzano, Luciano Betteto. Comune e cooperativa seguivano da tempo i due uomini, con problemi di natura economica o un passato difficile e a loro era stato concesso l'appartamento per due in cui finora avevano abitato pacificamente, senza mai mostrare problemi di convivenza, come rilevato periodicamente anche dagli operatori sociali. Anche perché, diversamente, sarebbero stati separati o destinati a soluzioni diverse. In zona i due, in particolare il più anziano, erano conosciuti come persone tranquille ma riservate, con un passato difficile: qualche saluto, anche cordiale, una presenza tutto sommato discreta e un inserimento sociale che sembrava proseguire senza problemi. Solo ieri, di fronte al viavai di pompieri e carabinieri dall'alloggio, nel quartiere si è appreso della disgrazia: nessun segnale, nei giorni scorsi, che qualcosa non andasse, anche di fronte all'assenza di qualsiasi movimento dentro e fuori quell'appartamento, dove i due inquilini sono morti in silenzio e in circostanze che per ora restano avvolte nel mistero. Toccherà al medico legale e ai periti stabilire da quanto tempo i due fossero morti e soprattutto per quale drammatico motivo. 
Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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