VENEZIA - Venticinque anni di reclusione. Si è concluso così, in tarda mattinata, il secondo processo d’Appello a carico di Monica Busetto, l'ex operatrice socio-sanitaria di Venezia accusata dell’omicidio della vicina di casa Lida Taffi Pamio, avvenuto a Mestre, in viale Vespucci nel 2012.
Nel primo processo la Busetto era stata condannata all’ergastolo, ma la Cassazione aveva annullato imponendo ai giudici di rivalutare l’aggravante dei futili motivi, che ora è stata esclusa. La Corte non ha concesso alla Busetto le attenuanti generiche, motivo per cui la difesa annuncio ricorso per Cassazione.
I particolari sul Gazzettino del 18 ottobre
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".