VENEZIA - «(t.card) «Ho sentito la sua voce: prendi la mia vecchia chitarra e canta al Redentore». Così Maria Sfriso, vedova di Umberto Da Preda, ieri pomeriggio, vestita da gondoliere, ha cantato accanto alla vera da pozzo e al monumento al Colleoni in campo santi Giovanni e Paolo: una vecchia canzone composta con Umberto in campo San Polo. Fra le braccia, la chitarra del marito, presa dalla soffitta. Maria e Umberto si erano sposati nel 1972 e già il marito era un noto personaggio veneziano, vincitore della Gondola d'Oro, con la canzone Amore in gondola di Tortorella e De Paolis, superando persino Claudio Villa, Johnny Dorelli, Orietta Berti e lo stesso Pino Donaggio.
Da Preda è stato l'ultima voce di Venezia, compositore e cantante, dalla voce inconfondibile, morbida e armonica, capace di cantare la città e la sua laguna.