MIRA – Lutto nel mondo dell’imprenditoria veneziana: è mancato Roberto Compagno presidente e ceo di Slowear e titolare con il fratello Marzio della Incotex l’azienda leader nella produzione di pantaloni, tra le eccellenze dell’imprenditoria mirese.
A dare comunicazione della sua improvvisa scomparsa è stata proprio una nota dell’azienda di Mira nel pomeriggio di ieri. “Oggi il mondo dell'imprenditoria italiana perde uno dei suoi esponenti più visionari, Roberto è stato un’industriale puro, produttore e licenziatario, wholesaler e retailer. Ma è stato soprattutto un pioniere. Per lui la moda e l'abbigliamento erano prima di tutto filosofia e cultura. Il suo talento e la sua predisposizione al cambiamento hanno portato il gruppo ad aggiornarsi costantemente, per affrontare le sfide del tempo”. Oltre all’Incotex, che ha sede in via Fornace a Mira nel centro produttivo ex Mira Lanza, e che Compagno portò ai vertici del mercato come un brand stimato e riconosciuto come il marchio dei migliori pantaloni al mondo, l’imprenditore veneziano insieme al fratello gestisce anche i marchi Glenshirt (camicie), Zanone (maglieria) e Montedoro (capispalla. Tutti brand che nel 2003, attraverso l’intuizione dei due fratelli, diventarono parte del progetto Slowear, che raccoglie appunto una selezione di firme di alta qualità e tendenza per uno shopping ed un consumo più comodo, «anticipando i concetti di moda durevole e del vivere slow nel pieno boom del fast fashion».
A Mira Compagno era un imprenditore apprezzato e stimato per la sua accortezza e disponibilità anche nei rapporti con il personale. “L’ho conosciuto personalmente qualche anno fa – racconta il sindaco di Mira Marco Dori - quando ho avuto l’occasione di visitare la sua azienda in via Fornace. Ho apprezzato la sua disponibilità, da persona molto attenta non solo sotto il profilo imprenditoriale ma anche umano e culturale. Con la scomparsa di Roberto Compagno – ha aggiunto il sindaco - viene a mancare un importante riferimento dell'attività produttiva della nostra città e dell'intera Riviera del Brenta”.
Ma Roberto Compagno era soprattutto un mestrino doc, nato a Mestre abitava con la moglie e la figlia in piazza Barche. “Era un supermestrino – racconta un caro amico d’infanzia. – Sempre attento a ciò che accadeva in città. Aveva moltissimi interessi e curiosità, verso l’ambiente, l’ecologia, la cultura che sapeva poi far convergere nel suo lavoro e nella sua abilità di imprenditore. Aveva mantenuto le passioni che aveva anche da ragazzo – ricorda l’amico - lo sport, in basket in particolare, ma anche la barca ed i viaggi che appena poteva continuava a coltivare, nonostante i numerosi impegni”.