Mirano. Vivono senza stipendio da tre mesi, 120 lavoratori della cooperativa sociale Primavera in sciopero: «Paura per il nostro posto»

Mercoledì 1 Marzo 2023 di Fulvio Fenzo
Mirano. Vivono senza stipendio da tre mesi, 120 lavoratori della cooperativa sociale Primavera in sciopero: «Paura per il nostro posto»

MIRANO - Sono 120 soci lavoratori e, da tre mesi, non riceverebbero lo stipendio per una crisi di liquidità della loro coop. Brutto momento per la cooperativa sociale Primavera di Mirano, costituita nel 1986 per dare un'opportunità di occupazione a lavoratori svantaggiati e che opera in tutto il Veneziano nei settori della cura del verde e delle pulizie.

Ma ora un gruppo di operatori si è rivolto alla Cgil che ha proclamato una giornata di sciopero per il 14 marzo prossimo, attaccando la gestione della cooperativa sociale «per non aver presentato alcun piano di rientro dalla situazione debitoria in cui si trova - attacca il sindacato - e che ora grava sul futuro dei lavoratori».

L'ACCUSA

«Mancano almeno tre mensilità, oltre ad altri crediti e al Tfr, a cui si aggiungono la preoccupazione per la continuità occupazionale e per la continuità dei servizi ed è una situazione inaccettabile» dichiara Chiara Cavatorti della Cgil Funzione pubblica di Venezia che ha incontrato i soci al termine di un incontro con la cooperativa che non avrebbe portato riscontri concreti. «La Cooperativa Primavera non ha presentato alcun piano industriale, né alcun piano di rientro dalla situazione debitoria prosegue Cavatorti -. E intanto perde lavoratori in cerca di lavori retribuiti e, di conseguenza, perde appalti, ma non ritiene di mettere in sicurezza lavoratori e soci della cooperativa rimasti in organico».
Una situazione di grande difficoltà che viene ammessa anche dai vertici della coop che, ieri mattina, avevano annunciato una risposta all'attacco della Cgil che, però, arriverà nelle prossime ore, il tutto mentre il sindacato affonda la lama sull'assemblea dei soci (in programma ieri sera) nella quale si sarebbe parlato della continuità aziendale «o, viceversa, se apriranno le procedure per la liquidazione - riprende Chiara Cavatorti -. Fra i silenzi più assordanti c'è anche quello del Consorzio Zorzetto di cui la cooperativa Primavera fa parte. È necessario che il Consorzio intervenga, con le cooperative consorziate, e che si faccia garante della continuità dei servizi e dell'occupazione anche attraverso l'apertura dei tavoli con le relative committenze».

IL CONSORZIO ZORZETTO

Se, a quanto risulterebbe, i problemi di liquidità sarebbero dovuti anche a crediti per lavori eseguiti rimasti solo sulla carta, sempre dalla direzione della cooperativa miranese ammettono le difficoltà che si stanno attraversando nel regolare pagamento dei salari. E dal Csu Zorzetto nel quale sono consorziate decine di cooperative (e la "Primavera" è una di quelle di dimensioni maggiori) replicano così all'accusa che coinvolge direttamente il Consorzio Unitario: «Stiamo monitorando da tempo e verificando tutte le possibilità di uscita, interessando i committenti dei servizi gestiti e la cooperativa, nel rispetto delle determinazioni interne e dei contratti in capo al Consorzio - spiegano dal Csu -. Attendiamo le determinazioni della coop, ma il nostro Consorzio farà tutto nel rispetto delle norme per assicurare la prestazione dei servizi, con determinazioni che verranno prese a breve, con interessamento anche dei sindacati, con l'obiettivo della salvaguardia dei consorziati e dei lavoratori che rappresentano il patrimonio delle imprese cooperative».

Ultimo aggiornamento: 18:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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