L’ultima lettera di Lorenzo Niero, morto in un incidente stradale: «Ho capito le persone e la vita»

Martedì 8 Settembre 2020 di Filippo De Gaspari
MIRANO Una fotografia di Lorenzo Niero
2
MIRANO - C’è il nulla osta ai funerali di Lorenzo Niero: l’addio al massaggiatore 23enne, morto nello schianto della sua auto alle prime ore di sabato in via Scaltenigo, è in programma domani, mercoledì, alle 15.30 nel duomo di San Michele Arcangelo. Non c’è dunque bisogno di ulteriori approfondimenti autoptici: le autorità propendono per la tragica fatalità, dovuta forse a un colpo di sonno o disattenzione. 
 

Incidente a Mirano. Auto nel canale di scolo: si ribalta. Ragazzo di 23 anni muore sul colpo Foto Lorenzo, massaggiatore dei Vip alla Mostra del Cinema

MIRANO - Tragedia nella notte: un ragazzo di 23 anni è morto intrappolato nella sua auto.

La vittima si chiamava Lorenzo Niero, era nato il 17 giugno 1997, faceva il massaggiatore. L'incidente è accaduto intorno alle 3.15 del 5 settembre 2020, in via Scaltenigo a Mirano. La vittima è un giovane del posto.



IL RICORDO
Intanto gli amici e i genitori di Lorenzo hanno voluto rendere pubblica una lettera scritta dal giovane lo scorso maggio, al termine di due mesi vissuti con gli amici durante il lockdown tra le montagne del Cadore.

«Cara quarantena - scriveva Lorenzo - grazie perché mi hai insegnato a capire meglio le persone e la vita. Stando qui ho imparato a comprendere e perdonare me stesso». Pensieri scritti a margine di un periodo difficile ma intenso, che diventano oggi testamento e testimonianza per altri giovani, scossi dalla sua prematura scomparsa. Ho fatto tante scelte in questi mesi - riflette Lorenzo nella lettera - alcune difficili, per le quali ho avuto bisogno di tirare fuori il coraggio di una vita intera. Stando qui ho finalmente preso la decisione di iscrivermi una volta per tutte al corso di massaggi che sogno da anni. Questi mesi mi hanno fatto capire cosa significa stare in questo mondo difficile, duro, a volte crudele, ma meraviglioso». Tra le righe, la conferma della serenità ritrovata, dopo alcune delusioni affettive, grazie al corso di massaggiatore, che proprio in questi giorni stava vivendo facendo parte dello staff benessere alla Mostra del cinema di Venezia. Poi una dedica agli amici, che oggi rileggono attoniti quei pensieri: «A proposito dei miei amici - prosegue Lorenzo - sono fantastici. Mi chiedo se anche loro pensino lo stesso di me. Mi hanno consigliato di scrivere per ognuno di loro una cosa bella e una brutta. La verità è che non esiste una cosa più bella delle altre: le serate passate a cantare, a deprimerci con canzoni tristi, a parlare di cose serie, bere birra o semplicemente guardare un film, saranno per sempre nel mio cuore. Le cose brutte non serve scriverle: ognuno sa cos’ha sbagliato e cos’ha fatto di buono nei confronti dell’altro. Cara quarantena, mi hai dato la possibilità di vivere con gli amici di una vita, non avevo idea di quanto fosse bello. Avevano ragione, si capiscono molte cose. Ma ti volevo ringraziare anche per aver capito che persona voglio essere e che sicuramente diventerò. Tantissimi ti odiano cara quarantena, non ne possono più di stare a casa da soli. Io invece non riesco a smettere di ringraziarti. Se non ci fossi stata non sarei arrivato a scrivere tutte queste cose”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci