Mirano. Conti in rosso, chiude la coop "Primavera": lavoratori in attesa di quattro mensilità. «Buco di mezzo milione di euro»

Venerdì 19 Maggio 2023 di Fulvio Fenzo
Conti in rosso, chiude la coop "Primavera": lavoratori in attesa di quattro mensilità

MIRANO - Fine della cooperativa. Il buco nei conti non ha lasciato scampo alla cooperativa sociale Primavera di Mirano, con sede in via Marconi, costituita nel 1986 per dare un'opportunità di occupazione a lavoratori svantaggiati e che opera in tutto il Veneziano nei settori della cura del verde e delle pulizie.

Lunedì scorso il Tribunale di Venezia ha dichiarato la "liquidazione giudiziale" (praticamente il fallimento), con la giudice Silvia Bianchi che ha incaricato come curatore Riccardo Carpitella, commercialista mestrino, il quale dovrà mettere ordine sul patrimonio restante della cooperativa, ripartendo il ricavato in favore dei creditori tra cui vi sono i 110 lavoratori. Soci che, grazie al Consorzio Csu Zorzetto e all'accordo siglato con i sindacati, sono stati in parte ricollocati.

L'ALLARME DA MARZO

L'allarme era stato lanciato già all'inizio di marzo, quando un gruppo di soci lavoratori si era rivolto alla Cgil Funzione pubblica per denunciare il mancato pagamento di alcune mensilità. «Parliamo di lavoratori e lavoratrici con stipendi bassi, spesso part time - spiegano dalla Fp Cgil -. Solo con quelli che si sono rivolti a noi abbiamo ricostruito un buco di almeno mezzo milione di euro». Problemi di liquidità che si sarebbero manifestati già dall'estate scorsa, con gli stipendi pagati praticamente "a rate": «Una prima parte il 20 del mese e, poi, man mano che arrivavano i soldi» raccontano dall'ormai ex cooperativa che era una tra le più grandi tra quelle consorziate nel Csu Zorzetto di Mestre. La "Primavera" lavorava con gli appalti ottenuti dal Consorzio, ma anche "in proprio" ed assieme ad altre cooperative con le quali, a quanto pare, sarebbe precipitata la situazione debitoria. Per salvare i lavoratori, sindacato e Csu hanno dunque siglato un accordo che ha consentito di riassorbirne una parte nelle altre cooperative. «Tra gli scopi del nostro consorzio c'è proprio quello di fare squadra - spiega Alberto Cigana, direttore del Csu Zorzetto -. Così siamo riusciti anche a garantire gli appalti prima coperti dalla coop "Primavera"».
Resta ora il problema del recupero degli stipendi arretrati (fra le tre e le quattro mensilità) e dei Tfr. La prima udienza dei creditori è stata fissata per il 12 luglio, ma sarà anche da capire quanto il curatore riuscirà a recuperare dal patrimonio rimasto della cooperativa miranese. «Fino a tre mensilità e per i Tfr c'è il fondo dell'Inps - riprendono dalla Cgil Funzione pubblica -, ma prima dovranno essere fatti tutti i conti del processo di liquidazione i cui tempi, ci auguriamo, non siano troppo lunghi». Ma intanto c'è chi teme già il crac di un'altra coop storica, sempre del Miranese, con la quale la "Primavera" era legata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci