Sammy morto a 19 anni in un incidente, l'amico che guidava l'auto su cui viaggiava ha patteggiato a 3 anni e 4 mesi di reclusione

Giovedì 2 Marzo 2023 di Redazione web
Sammy morto a 19 anni in un incidente, l'amico che guidava l'auto su cui viaggiava condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione

MIRAPIANIGA - VIGONZA - ​Sammy El Fartass morto a 19 anni in un incidente, l'amico Tommaso Gallina che guidava l'auto su cui viaggiava ha patteggiato a 3 anni e 4 mesi di reclusione. L'udienza si è tenuta al Tribunale di Padova davanti al Gup Laura Alcaro.

Gallina, oggi 21enne di Pianiga, è stato condannato per aver causato la tragica morte del diciannovenne di Mira con una rovinosa uscita di strada con l’auto che guidava e su cui la vittima era trasportata. E gli è stata anche comminata la sanzione accessoria della revoca della patente.

Il fatto

La tragedia si è consumata domenica 29 novembre 2020, alle 16.30, a Vigonza, in via Carpane. Gallina, all’epoca anche lui diciannovenne e “patentato” da pochi giorni, procedeva al volante di una Peugeot 208, con Sammy El Fartass sul sedile del passeggero anteriore, in direzione Dolo, e ha affrontato un tratto segnalato come pericoloso, con doppia curva, sottoposto al limite di 40 chilometri all’ora, a una velocità stimata in 88 km/h, più del doppio del consentito, perdendo il controllo dell’auto. La vettura si è allargata a sinistra, è uscita dalla carreggiata, ha impattato a una velocità quantificata in 83 km/h contro il muretto di recinzione al civico 50, ha iniziato a ribaltarsi sul lato sinistro, ha abbattuto la rete metallica, travolto i contatori del gas e della luce, centrato con violenza il palo in cemento della linea elettrica a ridosso della stessa muretta, urto che ha interessato in particolare la parte destra, ossia il lato del passeggero. Poi è entrata nel giardino e ne ha oltrepassato anche la recinzione interna, finendo la sua “folle” corsa semi-cappottata nel terreno della proprietà confinante. Una serie di urti devastanti che non hanno lasciato scampo a Sammy, che pure indossava la cintura di sicurezza, troppo gravi i politraumi riportati, mentre il conducente si è miracolosamente salvato.

Sammy

Sammy, nato a Dolo, era conosciutissimo, ben voluto da tutti e pieno di amici a Mira, dove abitava con i genitori, il papà Abdelmjid, di nazionalità marocchina ma in Italia da una vita, e la mamma Debora, che con lui hanno perso il loro unico figlio. Era legatissimo sia ai nonni materni, sia alla nonna paterna in Marocco, da cui trascorreva le vacanze. In particolare era speciale il suo rapporto con il papà, anche dal punto di vista lavorativo. Il giovane, che faceva l’elettricista, da due anni era stato assunto nella stessa ditta dove lavora da anni il genitore. Tutto cancellato in un attimo quel maledetto pomeriggio di novembre. La famiglia di Sammy è stata seguita da Studio3A.

Ultimo aggiornamento: 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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