Tassa rifiuti, i cavanisti pagheranno 60.000 euro a Veritas

Domenica 8 Novembre 2020 di Luisa Giantin
Cavane a Mira

MIRA - I cavanisti rinunciano a ricorso dal Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che prevede, anche per i proprietari di cavane, il pagamento della tassa rifiuti a Veritas. Gli associati saranno costretti in questo modo a pagare 60 mila euro per gli anni 2015, 2016 e 2017, come indicato dal Tar nella sentenza dello scorso anno.

Per il Movimento 5 Stelle di Mira, che nella precedente amministrazione guidata da Alvise Maniero aveva imposto alle associazioni dei cavanisti, con circa 1500 soci, di pagare la Tares, poi Tari, si tratta di una vittoria morale. Lo avevamo detto come amministratori e poi come consiglieri di opposizione; i cavanisti devo pagare la tassa sui rifiuti commentano i consiglieri pentastellati Michele Pieran, Elisa Benato e Sabrina Cervi. - Siamo stati minacciati, insultati e derisi per aver voluto che ci fosse equità fiscale tra i cittadini. Non ci interessano le medaglie, semplicemente prendiamo atto che si ponga fine alla disparità di trattamento tra i contribuenti provvedendo al più presto alla modifica del regolamento sui rifiuti, altrimenti faremo ricorso alla Corte dei Conti».

La decisione degli stessi cavanisti pone fine a una querelle dibattuta da anni. La precedente amministrazione aveva riconosciuto le associazioni di cavanisti come i soggetti responsabili e titolari delle cavane e pertanto tenuti a pagare la Tares a Veritas. Nel 2017, dopo l'elezione a sindaco di Marco Dori la nuova amministrazione decise, con voto a maggioranza in consiglio comunale di escludere i cavanisti dal pagamento della Tarip, ex Tares. «I cavanisti tutelano e vigilano su tutta la gronda lagunare, svolgendo un servizio di pulizia e di cura di queste aree spiegò l'assessore all'Ecologia Maurizio Barberini. - A fronte di questo abbiamo deciso, ed è una scelta politica, di togliere questo aggravio che comunque, con la nuova Tarip non sarebbe di 22 mila euro ma di 8 mila euro». Il ricorso al Tar dei cavanisti per evitare il pagamento delle imposte arretrate diede ragione alla precedente amministrazione comunale e l'associazione annunciò di presentare ricorso al Consiglio di Stato. In questi giorni, l'ultimo capitolo della vicenda con la decisione di non presentare il ricorso al Consiglio di Stato accettando così il pagamento dei 60 mila euro arretrati e l'invito del M5S a modificare il regolamento sui rifiuti a Mira alla luce della decisione del Tar. 

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