Addio al parroco del tornado
Dolo, è morto don Minarello

Sabato 11 Agosto 2018 di Lino Perini
Addio al parroco del tornado Dolo, è morto don Minarello
La sua lotta si è conclusa mercoledì a mezzanotte. Don Alessandro Minarello era ricoverato all’ospedale di Mirano per una malattia incurabile che gli era stata diagnosticata la scorsa primavera. Era arrivato a Dolo il 14 ottobre 2012 e aveva da pochi giorni, era nato il 2 agosto a Padova, compiuto 70 anni. Allora, aveva sostituito nella parrocchia di San Rocco monsignor Giuseppe Torresan.  
Don Alessandro Minarello era già stato in Riviera, dal 1975 al 1979, un anno come diacono e poi come cappellano, nella parrocchia di San Martino a Cazzago di Pianiga. Era stato poi chiamato in Seminario Maggiore a Padova e dal 1985 al 1990 ha svolto il compito di segretario dell’ufficio diocesano per la liturgia mentre dal 1990 al 1992 è stato segretario del vescovo di Padova, Antonio Mattiazzo. Nel 2002 gli è stata affidata la parrocchia di San Michele Arcangelo di Selvazzano Dentro prima del suo arrivo a Dolo. In questi giorni la comunità parrocchiale festeggia il santo patrono Rocco e negli anni scorsi Don Alessandro aveva sempre partecipato con trasporto e coinvolgimento all’evento, sempre presente e sempre fra la gente. 
Ricordiamo la sagra del 2015 quando da poco si era abbattuto il tornado sul territorio e lui, emotivamente colpito, invitava i suoi parrocchiani a continuare a sperare: «Incontrandoli - diceva - il desiderio era quello di incrociare gli sguardi, raccogliere le lacrime, allontanare la paura, ascoltare, stringere le mani, cercare di dire, anche quando la parola si fermava in gola dall’emozione». «La scomparsa di don Alessandro priva - dice il sindaco Alberto Polo - la nostra comunità di una guida fondamentale e capace di travalicare i confini religiosi per assumere i contorni di un punto di riferimento anche per i non credenti. Insieme abbiamo affrontato il tornado del 2015, lavorando fianco a fianco ciascuno secondo le proprie prerogative ma uniti dal bisogno, dall’urgenza di garantire speranza a tutti i nostri concittadini. Ci mancherà molto». In particolare, specifica il primo cittadino, mancheranno i suoi consigli e l il suo attivismo nel provare a risolvere le situazioni più delicate, quelle delle persone che vivono in difficoltà. «Lo abbiamo sempre fatto insieme, in modo franco ed estremamente pragmatico cercando di lavorare per il bene comune anche quando le nostre opinioni non coincidevano completamente. A nome mio e di tutta l’amministrazione comunale – conclude Polo - intendo porgere le più sincere condoglianze a tutta la comunità».
Ultimo aggiornamento: 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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