Il prefetto Di Bari ai sindaci: «E' un dovere accogliere i migranti in arrivo»

Venerdì 5 Maggio 2023 di Emanuela Furlan
MUSILE Via Fossetta, dove sono stati ospitati una trentina di migranti

MUSILE (VENEZIA) - Sopralluogo del sindaco Silvia Susanna e del prefetto di Venezia, Michele Di Bari, nella villa di via Fossetta, lungo la statale Triestina, in cui da venti giorni è ospitata una trentina di migranti africani. Ad accompagnarli nell’ispezione della struttura, visitata per la prima volta dall’arrivo dei richiedenti asilo, c’erano anche il comandante provinciale dei carabinieri, generale di brigata Nicola Conforti, e il comandante della stazione di San Donà Giuseppe Cavaliero, oltre alla comandante della polizia locale di Musile, Sabrina Spitaleri. «La situazione è sotto controllo e ringrazio il prefetto Di Bari per la visita e per aver condiviso ed ascoltato le nostre preoccupazioni. La sua presenza ci ha sicuramente rassicurato» ha detto Susanna, che in consiglio comunale aveva lasciato trapelare una certa apprensione per l’inaspettato arrivo del gruppo di africani. Durante la visita al centro, sindaco e prefetto si sono soffermati sulla possibilità dei lavori socialmente utili dei migranti, anche se lo stesso prefetto ha informato il sindaco che la maggior parte dei migranti presenti in via Fossetta ha intenzione di ricongiungersi con familiari già residenti in altri luoghi. Susanna ha quindi prospettato progetti di integrazione, in accordo con la Prefettura, anche per scongiurare situazioni difficili.

LA PROPOSTA

A questo proposito, il sindaco ha avanzato la proposta di coinvolgere associazioni e mediatori linguistici, oltre ad assistenti sociali, per organizzare attività di pulizia e manutenzione delle aree comunali. «Questo impegnerebbe il tempo dei migranti e darebbe un segnale importante sul fronte della reciproca collaborazione con la cittadinanza - ha rilevato Susanna - Credo sia un ottimo punto di partenza, caldeggiato dallo stesso prefetto e condiviso con i responsabili della cooperativa, che a breve presenteranno appositi progetti sul tema». Durante l’incontro, il sindaco ha inoltre sollevato il problema della sicurezza. «Su questo, anche in accordo con le forze dell’ordine, la situazione sarà attentamente monitorata» assicura Susanna. Da parte sua il prefetto di Bari a Musile ha rimarcato come l’accoglienza dei profughi sia un obbligo, anche se spesso i sindaci accettano di malavoglia l’arrivo degli stranieri sul proprio territorio. «Abbiamo capito che l’accoglienza è obbligatoria e non abbiamo intenzione di sottrarci a questa responsabilità e a questo impegno - osserva dal canto suo la sindaca Susanna - ma è necessario che ciò avvenga senza disagio per gli abitanti e senza creare malumori o generare un’idea di insicurezza. Ben vengano quindi - ha aggiunto - processi di integrazione e collaborazione con la Prefettura e la disponibilità ad intervento immediato da parte delle forze dell’ordine, oltre all’impegno della cooperativa che gestisce questi centri di accoglienza per fare in modo che le persone ospitate ricevano le giuste istruzioni per una convivenza possibile e ben percepita dalla comunità». Ma ha anche rinnovato l’appello ai privati ad informarla prima di mettere a disposizione delle strutture per l’accoglienza, così come aveva ribadito nel corso del Consiglio comunale in cui, dando notizia dell’arrivo dei profughi, non aveva certo nascosto il risentimento per non essere stata informata preventivamente del progetto di accoglienza concordato tra Prefettura e proprietario dell’immobile. «Musile è una città formata da persone generose e disponibili, ma ci sono dei limiti oltre i quali non è possibile andare» ha concluso il sindaco.

Ultimo aggiornamento: 21:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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