Mestre, maxi blitz in via Piave: trovati sette etti di stupefacente, tre arresti e due stranieri portati al centro rimpatri

Giovedì 1 Dicembre 2022 di N. Mun.
Mestre, maxi blitz in via Piave: trovati sette etti di stupefacente, tre arresti e due stranieri portati al centro rimpatri

MESTRE - Via Cappuccina, Piazzale Stazione, via Trento e le vie interne di tutto il Rione Piave. E il risultato di un mega pattuglione a piedi, congiunto tra polizia locale e carabinieri, sono stati oltre 7 etti di stupefacente sequestrato (hashish e marijuana), tre arresti, tre denunce e due stranieri irregolari portati al Centro di rimpatrio di Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia.

Perché adesso, dopo le nuove regole imposte dal Comitato sulla sicurezza pubblica, quella nel Rione Piave è una lotta centimetro su centimetro per riportare legalità in un'area dove i residenti hanno paura.

LA DROGA

Il primo riscontro ha permesso infatti di arrestare in flagranza di reato di spaccio uno straniero. Fondamentale è stato l'apporto dell'unità cinofila della polizia locale della città di Venezia, chiamato a concorrere nel dispositivo: il cane Coco ha infatti subito puntato verso l'uomo, la cui perquisizione faceva subito emergere delle dosi di Marijuana.
Poco dopo sempre il cane poliziotto puntava verso il giardino aldilà della siepe dove i carabinieri trovavano uno zaino che sembrava abbandonato a terra. All'interno però c'erano altri 4 etti di marijuana in panetti e i documenti dello spacciatore. I militari decidevano così di perquisire anche la casa dell'uomo, non distante: l'esito del sopralluogo erano altri 3 etti di stupefacente, questa volta hashish, proprio a riscontro dei sospetti
Nella maglia dei controlli sono finiti anche due uomini sui quali pendevano altrettanti ordini di custodia emessi dal Tribunale. Il primo era ricercato su provvedimento dell'Ufficio di Sorveglianza di Padova per scontare la pena di 6 mesi con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale commesso nel 2018 nel padovano. Sull'altro era pendente invece un provvedimento della Sorveglianza di Venezia per scontare una condanna ad un anno e mezzo per maltrattamenti in famiglia ed estorsione, commessi nel 2021 nel capoluogo lagunare.
Due sono le persone trovate in possesso ingiustificato di armi o altri strumenti atti ad offendere, ovvero un coltello del genere non ammesso ed un bastone tipo manganello telescopico di autodifesa. I due venivano denunciati per la specifica ipotesi di reato. Altra denuncia è scattata a seguito del controllo di un ristretto in regime di detenzione domiciliare, non trovato a casa e quindi responsabile di evasione.

I NEGOZI

Sono tre gli esercizi pubblici controllati e sanzionati nello specifico per irregolarità di natura sia penale che amministrativa sia sotto il profilo della regolarità della normativa del lavoro che per il mancato rispetto della tutela della salute, per somme complessive attorno ai 70.000 euro e la chiusura temporanea in attesa di regolarizzazione. Sono quattro le persone segnalate alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti con modiche quantità di marijuana in sequestro.
Infine, due cittadini stranieri, controllati in via Cappuccina, irregolari sul territorio nazionale, sono stati accompagnati presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca d'Isonzo per la successiva espulsione. Un numero che cresce sempre di più, ogni giorno.

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Ultimo aggiornamento: 18:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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