MESTRE Si è presentato in Questura, per fare richiesta di protezione internazionale: ma l'immigrato, L. T., che dice di essere 33enne del Togo, in passato aveva dichiarato alle Autorità numerose identità differenti.
A suo carico anche una nota di rintraccio per la notifica di un provvedimento di carcerazione. I poliziotti hanno quindi proceduto all’arresto: deve scontare 4 mesi per porto di armi e oggetti atti ad offendere: condanna, questa, intervenuta dopo un episodio del settembre 2017, quando le Volanti lo trovarono in possesso di un’ascia, in prossimità del “Whisky Bar” di Mestre.
ALTRE ESPULSIONI Sempre il personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura ha proceduto all’accompagnamento alla frontiera di L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA A suo carico anche una nota di rintraccio per la notifica di un provvedimento di carcerazione. I poliziotti hanno quindi proceduto all’arresto: deve scontare 4 mesi per porto di armi e oggetti atti ad offendere: condanna, questa, intervenuta dopo un episodio del settembre 2017, quando le Volanti lo trovarono in possesso di un’ascia, in prossimità del “Whisky Bar” di Mestre.
ALTRE ESPULSIONI Sempre il personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura ha proceduto all’accompagnamento alla frontiera di L.
P. Y. C., 33enne venezuelana, fermata nel marzo 2017 in aeroporto dai militari della GdF, mentre tentava di importare nel territorio italiano, con volo proveniente dall’estero, 1,8 kg di cocaina. Gli agenti, nel corso di un controllo ai bagagli, avevano in effetti rinvenuto 4 involucri contenenti la sostanza stupefacente, occultati tra le pagine di alcuni libri illustrati. Condannata a 4 anni di reclusione per il reato di traffico di sostanze stupefacenti, è stata scortata su un volo diretto a Caracas.