Baby gang e spaccio in via Piave, residenti spaventati: «Dopo le 4 del pomeriggio non esco più. Ti inseguono per scipparti»

Venerdì 18 Novembre 2022 di Marta De Vivo
Baby gang e spaccio in via Piave, residenti spaventati: «Dopo le 4 del pomeriggio non esco più. Ti inseguono per scipparti»
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MESTRE - I residenti e i commercianti della zona che parte da via Aleardo Aleardi e arriva sino al centro di Mestre, continuano ad avere paura. E le loro voci si moltiplicano. «Io la sera ho paura di rimanere qua - racconta un residente - mi sono fatto mettere l'allarme collegato con la polizia. Hanno svaligiato in via Tasso quattro volte l'estetista e di recente hanno svaligiato in Corso del Popolo il negozio di tessuti (hanno portato via due macchine da cucire) e in via Mestrina il negozio di abbigliamento dei cinesi».

L'allarme di commercianti e residenti

Una donna mette in evidenza la mancanza di polizia nella zona: «Mancano i controlli. È inutile che passi la pattuglia in macchina e poi se ne vada, la polizia e anche l'esercito dovrebbero camminare per le strade. Io mi chiudo dentro la sera. Se mi bussano alla porta prima controllo chi è, e poi in caso apro. A volte anche di giorno entrano persone in negozio, che vedi che non sono clienti. Sono molto preoccupata per la mia attività, una volta il degrado era fermo in Via Piave, ma ora si sta avvicinando anche in centro.

Sono stata costretta ad anticipare l'orario di chiusura per l'incolumità dei miei dipendenti».

Secondo le ricostruzioni di molti che frequentano la zona, il problema non riguarda solo gli extracomunitari ma anche le baby gang di ragazzi italiani, i quali rubano e fanno rissa tra di loro. Una racconta un recente episodio: «Una mia amica è stata inseguita di pomeriggio fino a casa da un gruppo di ragazzini, hanno tentato di rubarle la borsa». Nella zona di Mestre centro, ormai il degrado non colpisce più solo di sera come racconta un'altra donna: «Ho paura di uscire dopo le quattro del pomeriggio, sotto casa mia si apposta un gruppo di barboni, 23 anni fa non era così, la mancanza di un centro cittadino con negozi e bar porta a questo». La sua amica rincara la dose: «C'è questa nuova moda che ti strappano le borse in pieno giorno, ad una mia amica è successo, non mi sento tranquilla neanche di tirare fuori il cellulare. Truccano i monopattini per renderli velocissimi, ti passano vicino e ti portano via tutto».

L'idea che la situazione sia peggiorata negli ultimi anni è condivisa dalla maggior parte dei residenti, come racconta Alberto: «Ci sono risse ogni giorno. Dopo l'accoltellamento al bar Arcobaleno qui vicino, la polizia è passata per qualche giorno e basta. Stanno scappando tutti. Fino a 10 anni fa non era così. Io chiudo alle 19.30 il negozio e devo far arrivare un'altra persona ad aiutarmi con la cassa, perché», ho paura di essere derubato. Una signora sente la conversazione e interviene: «La situazione è in progressione, è la droga che alimenta tutto. Io vivo qui da sempre. Fino a 20 anni fa questo qui era un bel quartiere, Mestre era una città vivibile, da quest'estate c'è stata un'esplosione. In via Dante e in via Cappuccina si accoltellano, qualche giorno fa un ragazzo è arrivato con un coltello conficcato nella schiena in farmacia, perché lo avevano accoltellato». Le fa eco un'altra signora: «Abito in via Riosto, un giorno sì e uno no chiamo la polizia. I ragazzi si fanno di crack sotto casa mia, ci sono risse in continuazione, nessuno fa niente».

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