Mestre, seconda spaccata al ristorante Da Bepi Venesian: rubate pregiate bottiglie di vino. «Danni fino a 6mila euro»

Lunedì 6 Marzo 2023 di Monica Andolfatto
Mestre, seconda spaccata al ristorante Da Bepi Venesian: rubate pregiate bottiglie di vino. «Danni fino a 6mila euro»

MESTRE - Un’altra spaccata. A Mestre. «Avevo chiuso il locale verso le undici e un quarto. Neanche il tempo di arrivare a casa che prima di mezzanotte sono stato avvertito dall’operatore del sistema di sicurezza che c’era un ladro all’interno. Sono subito tornato indietro, giusto per fare la conta dei danni».
A parlare è Jacopo Morelli, titolare del noto ristorante Da Bepi Venesian al civico 27 di via Sernaglia.
«Tra il costo per le riparazioni e la stima della refurtiva avrò da pagare circa 5-6mila euro.

Sono scoraggiato e amareggiato. È il secondo colpo che subisco in sei mesi, sempre la stessa vetrata che viene presa di mira. Dopo il primo furto ho potenziato l’allarme e devo dire - continua Morelli - che si è rivelato efficace perché spruzzando una specie di gas irritante ha fatto fuggire il delinquente che altrimenti avrebbe potuto rubare chissà cos’altro o spaccare altre porte, visto che ha danneggiato anche quella che va sul retro».

IN SOLITARIA

Ad agire un uomo incappucciato che con ogni probabilità doveva avere dei complici all’esterno. Il bottino conta bottiglie di vino per un valore di circa 4mila euro. «Si tratta di una consegna del giorno precedente. Per comodità avevo lasciato i cartoni davanti all’enoteca. Li averi sistemati l’indomani. Invece dovrò riordinare tutto».
Poi lo sfogo: «Così perdi la speranza, ti passa la voglia di lavorare. O tuteli la gente che investe e che crede ancora in questa città oppure è meglio vendere ai cinesi. Sono rimasto l’unico qui italiano a continuare una tradizione apprezzata. Ma tra un po’ non avrò neanche più clienti. In molti, anche se sono affezionati, hanno paura di parcheggiare l’auto qua davanti perché c’è il rischio che se la ritrovino col finestrino rotto. Una volta questa era la zona più bella di Mestre e ora guardate come è diventata...».
Da Bepi è all’angolo con via Piave, a ridosso dei giardini, verso la stazione ferroviaria. Poco più di una settimana fa, lo scorso febbraio, su quella strada è sfilata la marcia dei cinquemila, ovvero la protesta dei residenti del centro contro il degrado e lo spaccio di droga, all’insegna dello slogan “riappropriamoci della nostra città”

ALTRO RAID

Qualche ora più tardi, nel cuore della notte, sempre tra il 1. e il 2 marzo, i ladri hanno colpito nella sede del Tennis Club Mestre in via Olimpia 12.
Pure questa volta l’allarme alle forze dell’ordine viene dato dalla sala operativa della vigilanza privata ingaggiata dai titolare della struttura sportiva. Sono quasi le tre. Le telecamere inquadrano due figure maschili. Entrambi con felpa scura e cappuccio calato sugli occhi per non essere riconoscibili si muovono puntando al bar interno. A mettere in fuga gli sconosciuti è ancora il dispositivo azionato a distanza che satura i locali di fumogeno. Solo quando giungono sul posto i responsabili della società, si riesce a verificare cosa è stato rubato: sono spariti fondocassa e alcolici. 

I malviventi si sono fatti strada direttamente dall’ingresso principale che infatti è risultato forzato. 
Fra le ipotesi al vaglio anche quella che gli autori di questo raid possano essere gli stessi della spaccata al ristorante Da Bepi che non è poi così lontano. Nonostante l’arresto di alcuni dei responsabili, non si ferma l’emergenza dei colpi ai danni di esercenti e associazioni in città. Ormai non c’è notte che non si registri qualche episodio e questo nonostante l’impegno di forze messo in campo da polizia, carabinieri, vigili urbani. Sarà uno dei problemi che verrà posto all’attenzione del neo prefetto di Venezia Michele Di Bari che a giorni si insedierà a palazzo Corner.

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Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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