MESTRE - Sei anni a testa per i sei giovani finiti sotto accusa per l’aggressione a Gabriele Sinopoli, avvenuta a Mestre tra il 2 e il 3 settembre 2012. Li ha chiesti il pubblico ministero Stefano Buccini secondo cui esiste un "concorso morale" tra i sei che si accanirono contro il 63enne solo perché aveva suonato il clacson per liberare la strada dal gruppo.
Di qui la richiesta di una condanna a sei anni, non solo per l’autore del pestaggio, reo confesso, Giuseppe De Simone, ma anche per i due che si limitarono a tirare qualche schiaffo, Sebastian Troiani e Antonio Marigliano, e per il resto del gruppo: Marco Seibessi, Andrea Campagna e Giuseppe Bartolo. Tutti per le accuse di lesioni volontarie, rapina e violazione di domicilio.
Secondo il pm, però, non c’è nesso causale tra il pestaggio e la morte dell’uomo, avvenuta due anni dopo. Di opposto avviso i familiari che costituitisi parte civile chiedono la condanna degli imputati per omicidio preterintenzionale. La decisione ora spetta al gip Alberto Scaramuzza.
Ultimo aggiornamento: 19:36
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Secondo il pm, però, non c’è nesso causale tra il pestaggio e la morte dell’uomo, avvenuta due anni dopo. Di opposto avviso i familiari che costituitisi parte civile chiedono la condanna degli imputati per omicidio preterintenzionale. La decisione ora spetta al gip Alberto Scaramuzza.