​Nuovo raid sulle automobili in sosta. L'allarme si sposta verso il centro

Domenica 6 Febbraio 2022 di Nicola Munaro
automobili parcheggiate in via Dante e in piazzale Leonardo Da Vinci
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MESTRE - Un altro raid notturno, altri sette finestrini di automobili spaccati per racimolare quel poco che le auto avevano al loro interno. Questa volta - nella notte tra venerdì e ieri - a finire nel mirino dei vandali sono state le automobili parcheggiate in via Dante e in piazzale Leonardo Da Vinci: identico il film, il vetro rotto e quanto era visibile, portato via mentre ai proprietari delle auto resta anche la beffa di un danno a cui rimediare.
L'ennesimo capitolo di una situazione che sta portando allo stremo i residenti di Mestre e che è stata al centro di una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per evitare che i residenti, ormai esasperati, si riunissero in ronde notturne a caccia di giustizia fai da te.


Finora gli episodi di finestrini spaccati si erano circoscritti quasi tutti nel Rione Piave e per questo mercoledì il Cosp aveva deciso di stilare una sorta di piano per via Piave: stringere la vite dei controlli in tutto il rione con una sorveglianza che, di fatto, ora passerà ad essere 24 ore su 24, con particolare attenzione alle fasce notturne.

Un tentativo, questo, di 'attività degli spacciatori e dei loro clienti che, nelle ultime settimane, hanno spaccato i finestrini a una trentina di auto della zona a caccia di qualche monetina. Verrà, inoltre, potenziata la rete di videosorveglianza: le telecamere ci sono già, ma alcune sono un po' più vecchie e con immagini in bianco e nero.


L'ultimo capitolo del giro di vite imposto dalla situazione è la decisione di sostituire le telecamere di sicurezza installate in zona con quelle nuove, a colori e ad alta definizione. Nel frattempo gli investigatori della polizia avrebbero individuato quasi tutti i responsabili dei raid dei giorni scorsi. In parte italiani, in parte stranieri, in parte tossicodipendenti in parte sbandati senza tetto: fino ad ora si parlerebbe di un gruppetto di circa una decina di persone, ma le indagini non sarebbero chiuse anche perché gli episodi continuano a ripetersi come dimostrato dal raid dell'altra notte, quando - dopo una relativa tregua e tranquilità - i vandali sono tornati a colpire per poi sparire nel nulla. Seminando danni e rabbia crescente.

Ultimo aggiornamento: 12:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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