MESTRE - L'amore per gli animali le aveva preso la mano. Il resto l'ha fatto la natura: così, nel giardino di una villetta di Mestre, erano arrivate a convivere 54 tartarughe. Alcune di queste, le più anziane, avevano superato i trent'anni di età, mentre le più piccole, frutto di riproduzioni successive avvenute nel giardino di casa, erano nate da poco più di un anno.
Il problema si è posto quando la proprietaria della villetta è morta, lasciando incustoditi gli esemplari di Testudo Hermanni, questo il nome scientifico della specie tutelata che rischiavano di non avere più nessuno che si prendesse cura di loro. Ci hanno pensato i carabinieri forestali del Nucleo Cites di Venezia che le hanno affidate al centro recupero fauna selvatica Il pettirosso di Modena nelle mani del responsabile Piero Milani.
La presenza della numerosa comunità di testuggini fra l'altro non era nota ai carabinieri forestali, dato che non erano mai state denunciate alla nascita. Naturalmente, essendo deceduta la loro proprietaria, non è stata elevata nessuna sanzione amministrativa, ma è stato inevitabile procedere alla confisca degli esemplari per poterle portare in un centro autorizzato. I Nuclei Citwes dell'Arma dei Carabinieri vigilano sulla corretta applicazione di questa normativa che protegge gli animali e le piante in via di estinzione, la Convenzione di Washington detta anche Cites, acronimo di Convention international trade of endangered species.