Residenze e servizi sui 4 ettari dell'ex ospedale Umberto I. Gruppo Alì: «Il progetto entro due mesi»

Il Gruppo padovano sta concludendo il piano edificatorio facendo attenzione agli esborsi alla sostenibilità. Canella: «Con l'esplosione dei costi non è facile, ma stiamo lavorando. Non compriamo un terreno per 26 milioni e poi lo lasciamo là».

Venerdì 17 Febbraio 2023 di Fulvio Fenzo
Un render che dà l'idea di massima di come cambierà pelle la zona con verde e grandi edifici

MESTRE - «Stiamo lavorando, non ci siamo fermati. Non compriamo un terreno per 26 milioni di euro e poi lo lasciamo là. Ogni anno che resta fermo per noi è un costo. Ma un'operazione del genere, nelle condizioni economiche di questi anni, non è un progettino facile come fare un supermercato».
Gianni Canella, vicepresidente del Gruppo Alì, ha appena inaugurato un nuovo punto vendita della catena padovana della grande distribuzione creata dal padre Francesco ad Albignasego, in provincia di Padova. Un nuovo supermercato per il quale, paradossalmente, hanno lavorato per quindici anni per riuscire ad aprirlo. Tanto per far capire che, a volte, anche i "progettini" faticano ad andare avanti per mille motivi. Figuriamoci la realizzazione di un "pezzo di città" come quella prevista negli oltre quattro ettari dell'ex Umberto I.

Dopo il masterplan, più nulla
Il tempo passa e, dalla presentazione del masterplan nel settembre del 2020, non si è visto ancora nulla.
«La pandemia non ha aiutato - risponde Canella -, come l'esplosione dei costi energetici, la guerra, perfino la siccità. Noi continuiamo a progettare, dovendo però fare i conti con i costi delle costruzioni che negli ultimi mesi sono ulteriormente lievitati di un ulteriore 30%, dopo gli altri rincari dell'anno scorso.

E giustamente anche al Comune devono andare beneficio pubblico e oneri, e non sono numeri piccoli. Per questo ora stiamo rivedendo il business plan».

Il progetto, insomma, deve stare "economicamente" in piedi.
«Se si sbaglia in un'operazione del genere ci si fa "tanto male", ma voglio rassicurare i cittadini che stiamo lavorando e che vogliamo realizzare questo progetto. Noi siamo un'azienda locale e saremo fieri, come abbiamo sempre detto, di fare una cosa bella per Mestre, di cui essere orgogliosi. In tutto questo, però, dobbiamo stare attenti ai costi per non cadere negli errori della proprietà precedente, oppure nel fare tante promesse che poi non si riescono a mantenere»

Cosa cambierà rispetto all'ipotesi presentata tre anni fa?
«Il progetto che presenteremo sarà in linea con il masterplan. Noi teniamo ben saldo l'obiettivo della sostenibilità, ma in questo momento stiamo vedendo come recuperare l'equilibrio sui costi».

Una partita complicata.
«Ripeto, noi vogliamo realizzare quanto prima questo progetto. Per i nostri supermercati stiamo studiando le migliori soluzioni in termini di efficienza e risparmio energetico. Lo abbiamo fatto per quello della Bissuola, e in quello che abbiamo appena inaugurato ad Albignasego recuperiamo perfino il calore dei frigoriferi per riscaldare l'ambiente e l'acqua, eliminando ogni dispersione. In piazzale Candiani, dove stiamo restaurando il nostro storico punto vendita del centro di Mestre, guarderemo alla sostenibilità sia interna che esterna. Lì non potremo piantare alberi, ma utilizzeremo un rivestimento con tavelle fotoattive in grado di assorbire le micropolveri: ogni 14 metri quadri di queste tavelle portano i benefici di un albero».

Ma l'operazione ex Umberto I è ben diversa.
«Porteremo tanto verde in centro città, tutta un'altra cosa rispetto al progetto precedente della Dng dove c'era praticamente solo cemento».

In città c'è chi chiede al Comune di acquisire fin da subito gli ex padiglioni dell'ospedale come era previsto nella convenzione con Dng.
«Quella convenzione è stata siglata da un'azienda che aveva fatto una valanga di promesse chiedendo una valanga di volumi in più. Stiamo lavorando sull'accordo preesistente, ma, ripeto ancora una volta, dobbiamo trovare un equilibrio sui costi».

Ma quanto si dovrà ancora attendere prima di vedere qualcosa?
«In primavera presenteremo il progetto e tutti i numeri al Comune, e tutto con in equilibrio costi-benefici. Poi è chiaro che ci saranno da aspettare i tempi burocratici per le approvazioni, ma noi saremo a posto sperando di partire quanto prima. Gli appartamenti che realizzeremo, oltre a tutto il resto, saranno in un polo attrattivo con tutti i benefici di trovarsi in centro città e vicinissimi a Venezia. Chiediamo solo di attendere ancora un paio di mesi, forse anche meno».

Ultimo aggiornamento: 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci