MESTRE - Una giornata semplicemente bestiale, per il Pronto soccorso. L'altro ieri, mercoledì, all'ospedale dell'Angelo ci sono stati ben 257 accessi in emergenza, con 10 codici rossi (pericolo di morte), 35 arancioni e 30 gialli. Numeri record e un lavoro gravosissimo, soprattutto nell'area rossa, che è andata a piena saturazione, con il conseguente allungamento dei tempi di presa in carico e assistenza dei pazienti.
I NUMERI
Queste giornate di lavoro straordinario, che di tanto in tanto ritornano, senza neanche una spiegazione possibile, fanno crescere ancora di più i numeri già elevatissimi del Pronto soccorso che in un anno conta in media circa 100 mila ingressi. Ci vorrebbe più personale, ma il reparto deve fare i conti con la coperta corta di un periodo segnato dalla carenza di specialisti, come altre aree fondamentali per l'emergenza, tra cui la Rianimazione, tanto che si rende necessario fare bandi rivolti a cooperative per rimpinguare le forze. Ma c'è anche l'altro lato della medaglia: la solita, annosa questione dei pazienti che in Pronto soccorso non dovrebbero andarci perché non così mpegnativi da non poter essere gestiti altrimenti. «Si tratta di educare l'utenza a rivolgervisi solo in caso di effettiva necessità afferma Rosada . E il primo riferimento devono essere i medici di medicina generale. Purtroppo ci sono pazienti che, quando chiediamo loro se li abbiano contattati, ci rispondono che avrebbero avuto l'appuntamento dopo dieci giorni... Le esigenze dell'utenza diventano infinite e di fronte ad esse saremo sempre in carenza d'organico». L'emergenza covid peggiora la situazione. Il bollettino giornaliero di Azienda zero, della Regione, ieri ha registrato 251 nuovi contagiati in provincia; gli attualmente positivi hanno sfondato di 65 unità quota 3 mila; e i ricoveri sono saliti a 80, con nove terapie intensive.