Mestre, nasce il laboratorio avveniristico da 9 milioni di euro: «Analisi, tamponi e sierologici con risposte tempestive»

Venerdì 25 Novembre 2022 di Elisio Trevisan
Mestre, nasce il laboratorio di analisi avveniristico da 9 milioni di euro: «Analisi, tamponi e sierologici con risposte tempestive»

MESTRE - Nei meandri dell'ospedale dell'Angelo da un mese le imprese stanno lavorando per costruire un nuovo grande laboratorio di analisi che andrà così a raddoppiare gli spazi di quello attuale al piano zero dell'edificio inaugurato nel 2008 e diventato struttura di riferimento per l'intero territorio dell'Ulss 3 veneziana.

E il Laboratorio analisi, che già da anni effettua buona parte di esami per l'intera terraferma e la laguna, attestandosi su 4 milioni di esami all'anno, si trasformerà, a sua volta, in un hub a servizio degli altri ospedali e distretti raggiungendo i 7 milioni di esami. È la pandemia che ha convinto i vertici dell'Azienda sanitaria ad investire quasi 9 milioni di euro sul nuovo laboratorio che sarà pronto per maggio del 2023: ospiterà i reparti di Microbiologia e Biologia molecolare (compresa un'area di livello 3 di biosicurezza per trattare gli agenti patogeni pericolosi), oltre a spazi comuni, che abbandoneranno gli attuali locali angusti in cui sono costretti al piano zero e dove il resto del Laboratorio analisi si potrà quindi allargare anche con la chimica clinica.

PANDEMIA

La pandemia, come ha spiegato il direttore generale dell'Ulss 3, Edgardo Contato - che ieri mattina ha fatto un sopralluogo al cantiere assieme a Paolo Carraro, direttore del Laboratorio analisi e a Mosè Favarato, dirigente dell'Area molecolare - ha insegnato molte cose e ha determinato una notevole accelerazione nei processi di innovazione perché le tipizzazioni del virus per il territorio veneziano passavano tutte dal Laboratorio dell'Angelo: «Questo è il futuro, stiamo adottando un criterio che al momento non c'è in nessun'altra parte d'Italia, accentrando quasi tutte le attività all'Angelo e aumentando di conseguenza il know how». Tutti i sanitari e i tecnici, lavorando in un unico ambiente a Mestre, avranno infatti maggiori opportunità di scambiare esperienze e approfondire conoscenze, di avere accesso a dati e di essere maggiormente, e in modo sempre più efficace, di supporto nella cura di infezioni da virus o da batteri, e quindi anche del Covid o di altre pandemie che dovessero esplodere. Le motivazioni economiche, ossia il risparmio che si otterrà concentrando sempre più attività di laboratorio in un solo posto (anche riducendo il numero di dirigenti), si aggiungono dunque a quelle prettamente sanitarie.

TECNOLOGIE

Nel nuovo laboratorio, inoltre, verranno inserite nuove tecnologie (l'ente gestore del project financing con il quale è stato realizzato l'ospedale si occuperà di acquistarle) che consentiranno di anticipare i tempi delle risposte e quindi di essere più tempestivi nella cura dei pazienti: al suo interno verranno effettuate soprattutto due tipologie di esami, quelli colturali di urine, tamponi e sangue, e quelli sierologici per la ricerca indiretta di infezioni. Il laboratorio, nel suo complesso, e quindi tra piano zero e il nuovo piano interrato, processa migliaia di esami al giorno per i reparti degli ospedali e per gli utenti esterni. Per questi, nella pratica, non cambierà nulla perché continueranno a recarsi nei soliti punti di prelievo per ogni genere di esame; la differenza sta nel fatto che i campioni verranno inviati in maniera sempre più massiccia all'Angelo di Mestre lasciando ai laboratori degli altri ospedali una sempre minore quantità di esami da processare. Fisicamente il nuovo laboratorio viene ricavato in uno degli spazi rimasti al grezzo nel retro dell'edificio dell'Angelo, all'interno del vallone che separa l'ospedale dall'area verde. Per quanto riguarda, infine, il personale, attualmente al Laboratorio di analisi, nel complesso, operano 40 tecnici e 20 dirigenti, con la nuova struttura dal prossimo maggio serviranno altri 6 dirigenti e circa 12 tecnici. E il punto critico dell'intera operazione è proprio qui, perché, come per il resto delle professioni sanitarie, e non solo, c'è forte carenza di personale e quindi è già partita la ricerca dei nuovi tecnici da inserire in squadra.

Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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