MESTRE - La scorsa settimana il sacerdote di Santa Rita minacciato da un mendicante straniero che è poi riuscito a rubare 1.600 euro dalla cassaforte, e adesso un altro - stavolta nella chiesa di via Piave - che, non avendo trovato il parroco dal quale pretendeva qualche euro, stacca un “armadietto” stradale della Telecom e lo lancia nel cortile della sua abitazione, sfiorandogli l’automobile per “vendetta”. Il tutto mentre, ancora a Santa Rita, le telecamere appena installate dopo il furto al sacerdote ottantenne, don Franco Gomiero, riprendono un ladro che svuota una ad una tutte le cassettine delle offerte.
LA VENDETTA
Don Marco Scaggiante, parroco della collaborazione pastorale delle due chiese di via Piave e Santa Rita, al Piraghetto, una settimana fa aveva stretto la mano al sindaco Luigi Brugnaro durante il passaggio dei carri mascherati. «Era un momento di festa e non mi sembrava il caso di parlargli dei problemi che abbiamo e che sono sempre di più - racconta il sacerdote -.
IL FURTO
Un episodio che mette in ombra il nuovo furto nella vicina di Santa Rita, commesso venerdì pomeriggio da quello che - sempre da quanto si vede dalle immagini della videosorveglianza interna - potrebbe essere stavolta un uomo di una certa età. E qui si vede il ladro che, entrato nella chiesa vuota attorno alle 16.30, passa una dopo l’altra le cassette delle offerte disposte lungo il perimetro interno della parrocchia. Prima si guarda intorno per essere certo di essere da solo, e poi comincia a scuoterle per sentire se sono piene. E, a questo punto, estrae una bacchetta con la punta probabilmente coperta con lo scotch per “accalappiare” monete e banconota, e una torcia per vedere attraverso le feritoie. Un classico, insomma, se non andasse a gravare ulteriormente su un clima che è già pesante.
LO SCONFORTO
«Non avrà portato via tanto denaro, ma davvero non so se è nemmeno più il caso di denunciare queste cose perché tanto non succede niente - commenta con amarezza don Marco Scaggiante -. Un esempio? Per quest’ultimo episodio dell’armadietto della Telecom ho chiamato la Polizia locale e mi hanno risposto che non possono farci niente e che non è di loro competenza perché “non intralcia la circolazione stradale”. Ed è andata anche peggio l’altro giorno. Davanti al patronato c’era uno che si stava facendo di crack... L’ho convinto a spostarsi perchè era pomeriggio e dentro c’erano dei bambini. Se ne è andato ma poco dopo sono arrivati in tre che hanno iniziato a bucarsi, con il risultato che, all’uscita, i ragazzini sono passati attorno a delle chiazze di sangue che abbiamo cercato di pulire di corsa. Sapeste quante volte ho chiesto alla polizia di passare da queste parti di pomeriggio, invece che di notte... Almeno quando ci sono i bambini in patronato».
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