MESTRE - «Le Motorizzazioni? Come i Pronto soccorso: finiranno nelle mani dei "gettonisti", creando un grave problema di sicurezza. Avete presente gli ospedali? Per far fronte alle carenze di personale si è iniziato a chiamare i medici a gettone, senza alcun controllo. E pagandoli due, tre volte i medici ospedalieri. Risultato? Si mette in pericolo la salute dei cittadini. E adesso che finalmente l'hanno capito, a Roma corrono ai ripari. Salvo ripetere lo stesso errore in un altro settore delicato, che è quello della sicurezza su strada. Nella Motorizzazione civile infatti sta succedendo la stessa cosa ed è per questo che dal 1. febbraio siamo in agitazione anche qui, alla Motorizzazione civile di Mestre».
SITUAZIONE CRITICA
Pensare che Mestre era un'isola felice, uno dei posti nella Penisola, dove per una revisione di un'auto o di un camion, per una patente o per un gancio traino, non si aspettava mai tanto. Non c'erano code, non c'era attesa. Da tre mesi invece è il disastro perchè i 30 dipendenti della Motorizzazione che copre tutta la provincia di Venezia arrivando a controllare 200mila veicoli all'anno, si limitano a fare il loro orario di lavoro. «E siccome siamo sotto organico, in un attimo si sono create lunghe attese», racconta uno degli "agitati" che per conto anche degli altri dipendenti e in modo anonimo ha chiesto di spiegare quel che sta succedendo a Mestre. «E anche nel resto d'Italia, perchè manca il personale in tutte le sedi della Motorizzazione e non da ieri.
SENZA CONTROLLI
Del resto è da almeno quattro anni, rivela la nostra fonte, che i dipendenti della Motorizzazione civile di Mestre non fanno alcun controllo a campione nelle officine o fermando per strada i mezzi pesanti. Anni fa proprio la Motorizzazione di Mestre alla guida di Carmelo Trotta aveva inaugurato il sistema di offrire assistenza ai posti di blocco della Stradale. Così, quando veniva fermato un mezzo, c'erano pronti gli ispettori della Motorizzazione a passare al setaccio pneumatici e fari, freni e sistemi di sicurezza. Con il risultato che le strade erano diventate più sicure e gli incidenti erano diminuiti. «Non solo quell'esperienza è stata gettata alle ortiche, ma adesso si punta a eliminare i controlli. E già abbiamo il problema degli autisti dei mezzi pesanti che trasportano merci pericolose i quali preferiscono andarsi a fare il patentino in Slovenia dove vengono tutti promossi in un lampo, ma il ministero toglie di mezzo gli unici in grado, per esperienza e competenza, di fare i controlli sui mezzi. Ha senso? Secondo noi no, non solo no ha seno, ma è anche molto pericoloso».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout