Inaugurati 4 nuovi hotel. E ne spunta già un altro

Venerdì 21 Giugno 2019
Inaugurati 4 nuovi hotel. E ne spunta già un altro
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MESTRE - Un nuovo hotel, un Marriot con il brand Moxxi a tre stelle super o a 4 stelle da 300 camere, quindi altri 600 posti letto in via Ca' Marcello. È il nuovo obiettivo mestrino del gruppo tedesco Mtk che appena ieri ha inaugurato il complesso di quattro edifici da 2 mila posti letto su 16 mila metri quadrati in via Ca' Marcello a fianco della stazione, realizzato in soli 22 mesi. E, ormai, per il futuro nuovo albergo diventa anche difficile chiamarla zona stazione perché l'area da 10 mila metri quadrati dove dovrebbe sorgere è al di là del cavalcavia di Mestre, a fianco della sede dei Sindacati, tra la torre Htm e i binari. È un'area, insomma, che va verso via Torino e verso l'Università.  E non a caso due anni fa il gruppo tedesco Mtk era già in trattativa con il curatore di Immoarea Spa, società in concordato proprietaria dei 10 mila metri quadrati. L'intenzione era di costruire una casa dello studente.
AVANTI COL MARRIOTOggi Mtk, come ha spiegato Ivan Holler (che, assieme a Tilmar Hansen e Delf Stuven, guida Mtk) non ha abbandonato l'idea della casa per gli studenti ma ci penserà eventualmente su un'altra area perché quella accanto al palazzo dei Sindacati è invece ritenuta perfetta per un nuovo hotel: «Le previsioni di sviluppo nel settore turistico sono molto buone, abbiamo un'opzione sul terreno ed ora stiamo aspettando l'omologa del Tribunale per procedere». 
Nel momento in cui partirà l'operazione, le due aree, quella degli alberghi inaugurata ieri e quella del nuovo Marriot, comporranno un puzzle da 26 mila metri quadri diviso dal cavalcavia e dal palazzo dei Sindacati. E non è detto che le offerte avanzate a Cgil e a Cisl non portino ad una trasformazione ricettiva anche di quell'edificio.
PRIMO PASSOMestre è stato il primo passo di Mtk in Italia (e ieri Holler raccontava che qualche anno fa, assieme ai soci, fece un giro dell'Italia per capire dove poter investire, trovò l'area mestrina e, contro le banche che lo sconsigliavano perché era degradata e perché in Italia è impossibile lavorare, decisero di fermarsi, «e oggi quelle banche mi chiedono di entrare in affari»); presto sarà anche il secondo passo col nuovo albergo ma contemporaneamente il Gruppo sta investendo in altre regioni e ha appena acquistato un terreno da 12 mila metri quadrati accanto alla stazione Roma Tiburtina dove intende realizzare un'altra operazione Mestre «con lo stesso team utilizzato qui».
Quindi stessa impresa, la Setten, e stesso progettista, il veneziano Luciano Parenti definito ieri «architetto e padre spirituale di Ca' Marcello». E a giudicare dall'interesse suscitato dall'operazione, Holler, Stuven e Hansen ci hanno visto giusto: il gruppo dell'ostello di fronte, l'AO, è stato appena venduto dal Fondo americano Tpg ad un altro a stelle e strisce per 1 miliardo e 100 milioni di euro, e Mtk è nel mirino di Deka Immobilien Global: «Potrebbe farci comodo liquidità per realizzare ulteriori investimenti, se ci presenteranno una buona offerta potremo parlarne» ha detto Holler.
LA RISPOSTA AI COMITATIAi comitati cittadini che l'altro ieri hanno manifestato contro la trasformazione della città in dormitorio per turisti, Holler ha risposto che «abbiamo realizzato anche per loro un bel luogo dove passeggiare». E l'architetto Parenti ha approfondito sostenendo di aver «sempre cercato di immaginare una città che assomigli a un organismo vivente. Bisogna evitare la crescita spropositata di uno degli organi che lo compongono, e allora serve una seria pianificazione urbana anche per governare il turismo. Le statistiche prevedono un aumento enorme dei flussi, per Venezia potrebbero anche raddoppiare, quindi o tagliamo il ponte della Libertà, o governiamo il fenomeno portando la gente in tutta la Città metropolitana».
Elisio Trevisan
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