Mestre, Giulietta contromano nel sottopasso del Terraglio: «Alla guida un minorenne. Rubava marmitte con il complice»

Martedì 4 Ottobre 2022 di Monica Andolfatto
Mestre, Giulietta contromano nel sottopasso del Terraglio: «Alla guida un minorenne. Rubava marmitte con il complice»
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MESTRE - Ladro in fuga e scontro frontale nel sottopasso nei pressi della caserma dei vigili del fuoco e che porta in tangenziale. Alla guida della Giulietta segnalata e intercettata dai carabinieri pare ci fosse un minorenne, mentre una decina di minuti dopo l’impatto sarebbe stato rintracciato un adulto scappato a piedi per sottrarsi alla cattura. Allo stato attuale non ci sarebbe alcun arresto.
Il giorno dopo la tragedia sfiorata sul Terraglio si fanno un po’ più chiari i contorni dell’inseguimento che si è concluso con tre auto semidistrutte e quattro feriti.

Da sottolineare che il divieto imposto alle forze dell’ordine dal procuratore Bruno Cherchi di divulgare notizie certo non aiuta. Eppure quanto successo è senz’altro di interesse pubblico e, lo ribadiamo, è solo per miracolo se non si contano vittime o persone in gravi condizioni vista la dinamica dei fatti riportata già ieri.

FURTI DI MARMITTE

Tutto nasce da una telefonata al 113 da parte del proprietario di una berlina parcheggiata nel park scambiatore di via Borgo Pezzana. Vede tre persone che armeggiano attorno alla sua berlina e quando va a controllare si accorge che manca la marmitta mentre nota appunto allontanarsi a tutta velocità una Giulietta grigia della quale fornisce il numero di targa parziale. Scatta la caccia con la diffusione della nota di ricerca. Da quanto si è potuto accertare non era la prima volta che automobilisti denunciavano la razzia di catalizzatori nello stesso parcheggio a riprova che il business del recupero di platino e altri metalli preziosi impiegati nella costruzione di queste componenti ha attecchito anche in città. E l’attenzione degli investigatori si era concentrata su una particolare macchina sospetta vista aggirarsi più volte da quelle parti.

LA DONNA E IL BIMBO

"L'aggancio" fra la Giulietta e una gazzella dei carabinieri avviene in via Maderna. Qualcuno dirà che ha visto scendere quasi “al volo” vicino al centro Obi una donna con un bambino piccolo, dopo di che l’Alfa Romeo riprende la sua folle corsa puntando su via Bacchion dove c’è il Decathlon per poi imboccare contromano il sottopassaggio che è uno dei punti nevralgici della viabilità urbana ed extraurbana. Una manovra criminale eseguita solo per sfidare i militari e cercare di guadagnarsi l’impunità infischiandosi di mettere a repentaglio l’incolumità di altri. Il finale sappiamo qual è. Poteva finire molto peggio: nella carambola sono state coinvolte un’Audi A6 con un giovane alle guida e poi una Lancia Y con madre e figlio, tutti e tre sono stati portati all’ospedale ma per fortuna senza conseguenze preoccupanti. Al pronto soccorso finisce anche quello che sembra essere al volante della Giulietta e che non sarebbe ancora maggiorenne: ha riportato traumi alle gambe e alle braccia.

IL FUGGIASCO

Sul posto ci sono oltre ai carabinieri, la polizia, la polstrada, il Suem, i pompieri, i vigili. Il traffico è in tilt. Ma qualcosa non torna. Sulla Giulietta di sicuro non c’era solo l’unico occupante soccorso. Ed ecco che viene individuato un tipo strano dalle parti della stazione dei treni dell’Angelo: sta camminando a piedi ed è impossibile che passi inosservato perché ha dei vistosi tagli sanguinanti. Viene fermato e portato in caserma per l’identificazione. Si tratterebbe di un italiano di 23 anni con precedenti alle spalle. Nella Giulietta, posta sotto sequestro, trovati arnesi da scasso adoperati appunto per staccare i tubi di scappamento.
 

Ultimo aggiornamento: 16:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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