Mestre. Coppia di fidanzati spacca a picconate la vetrina della fioreria La Rosa Rossa, ruba il fondo cassa e scappa: arrestati

Domenica 29 Gennaio 2023 di Nicola Munaro
Mestre. Coppia di fidanzati spacca la vetrina della fioreria La Rosa Rossa a picconate, ruba il fondo cassa e scappa: arrestati

MESTRE - Lui ha 36 anni, è di Livorno e a Mestre vive alla giornata in una situazione al limite. I carabinieri l'avevano già fermato la settimana scorsa e il sospetto è che sia uno degli autori del rosario di spaccate degli ultimi mesi. La sua compagna ha qualche anno di meno e per il resto la vita è uguale.
Sono stati arrestati insieme venerdì sera dagli agenti della squadra Mobile di Venezia, alcuni minuti dopo aver spaccato la vetrina della fioreria La Rosa Rossa di Corso del Popolo, già colpita a novembre.

In direttissima l'esito è stato un'ordinanza di divieto di dimora nel territorio del comune di Venezia per entrambi.

IL COLPO

Decisivo, nel dare un nome e un cognome agli autori del blitz, è stato un testimone (il suo racconto nell'articolo sotto, ndr) che li ha visti mentre per due volte tentavano di sfondare la vetrina di una delle più note fiorerie mestrine e ha chiamato la polizia. La descrizione del volto e dei vestiti è stata lo scacco matto. Gli agenti della Mobile hanno fermato la coppia dieci minuti dopo la mezzanotte, tra via Forte Marghera e via Mestrina. Il resto l'ha fatto ancora il testimone con il riconoscimento in questura, nella notte. Secondo le indagini della polizia il trentaseienne livornese avrebbe tentato una prima volta di rompere la vetrina de La Rosa Rossa a calci e pugni. Non riuscendoci, aveva scavalcato la recinzione di un cantiere non distante e ne era uscito poco dopo con un piccone usato dagli operai. Con quello ha distrutto la porta d'ingresso ed è entrato, rubando il fondo cassa tenuto nel negozio. Poi la coppia - lei gli faceva da palo - se n'è andata lasciando il piccone appoggiato alla vetrina appena divelta.

UNA VENTINA DI VANDALI

Il sospetto è che i due abbiano messo la firma su altre spaccate a Mestre nelle ultime settimane. Certo è che erano nella lista di sospettati in mano alla polizia. Una lista fatta da un manipolo di quattro o cinque persone che si aggiunge allo stesso numero tenuto sott'occhio da polizia locale, carabinieri e guardia di finanza. Sommati, si arriva a una ventina di persone che di notte spaccano vetrine. Sbandati, cani sciolti che agiscono ciascuno per conto proprio senza una logica. Perché al colpo alla fioreria si aggiunge, nelle ultime sere, la spaccata allo Studio Extension Ciglia Lash di Marghera, dov'è stata forzata la porta d'ingresso fino a romperla.

IL FENOMENO

La stretta delle forze dell'ordine sta dando i primi risultati. Settimana scorsa gli agenti della polizia locale hanno denunciato il trentunenne portoghese Fransisco Nuno Almeida de Melo, considerato il responsabile di quattro spaccate tra agosto e dicembre: i colpi in estate, uno dopo l'altro, alla vetrina di Sephora in via Allegri e poi, nella seconda metà di dicembre, i chiusini lanciati contro il finestrino di un'auto nel Rione Piave e la vetrina del Brunch Republic di viale Garibaldi. A identificare l'uomo - ora in carcere per furti a Sacile (Pordenone) - le immagini delle telecamere di sicurezza. Sempre lui sarebbe il responsabile di altri blitz, tra i quali anche il colpo alla Croce Rossa, nella sede del Comitato di Venezia in via Napoli, con la porta forzata e l'auto, una Jeep, rubata e poi abbandonata a Mogliano dopo essere stata usata per sfondare vetrine a Marcon e Quarto. Le aree più bersagliate sono quelle del centro città. In calle del Sale, poi via Manin, via Bembo e via Aleardi. Non è stata risparmiata neppure il centro Candiani.
 

Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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