Mestre, il giorno dopo la festa del lavoro arrivano le lettere di licenziamento: chiusi tutti i bar delle scuole superiori. «È fallita l'azienda»

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Fulvio Fenzo
Il giorno dopo la festa del lavoro arrivano le lettere di licenziamento: chiusi tutti i bar delle scuole superiori. «È fallita l'azienda»

MESTRE - Hanno chiuso tutti da un giorno all'altro: i bar interni di licei e istituti superiori Giordano Bruno, Franchetti, Luzzatti, Volta e Stefanini, ma anche quello del Centro servizi della Città metropolitana in via Forte Marghera (che gestiva anche il prezioso auditorium), e poi i locali a servizio dei dipendenti dell'Agenzia delle Entrate, della Questura e di due sedi della Finanza.

Tutti i dipendenti e migliaia di studenti, da ieri si sono ritrovati senza poter prendere un caffé o mangiare un panino, mentre ai 21 dipendenti della ditta che gestiva i bar è andata molto peggio, con l'arrivo delle lettere di licenziamento. L'indomani della festa del 1° maggio.

LICENZIATI

Sulle lettere recapitate per raccomandata o consegnate a mano ai lavoratori si parla di "cessazione dell'attività", «anche se a noi hanno riferito di fallimento dell'azienda» dicono i dipendenti, perlopiù donne con figli che ora non sanno come potranno tirare avanti. Donne che, oltre ad occuparsi dei bar, erano anche nella cucina della ditta, la "Bontà Gastronomiche" di Mestre, che forniva pasti per cinque alberghi della città con un fatturato 2022 che si sarebbe aggirato sul milione e 200mila euro. Ma tutto è crollato da un giorno all'altro, anche se da un paio di mesi il titolare, di Quarto d'Altino, non avrebbe pagato gli stipendi, e già alla fine della scorsa settimana, in alcuni bar delle scuole, i dipendenti avevano messo in dubbio la riapertura dopo il 1° maggio. Il titolare aveva rilevato dall'altro socio le quote della ditta nel settembre dell'anno scorso, mossa che difficilmente poteva prefigurare un crac improvviso a pochi mesi di distanza, pur tenendo conto che anche "Bontà gastronomiche" (al cui cellulare non risponde già più nessuno) aveva sofferto parecchio durante gli anni del Covid, accumulando diversi debiti.

NESSUNA COMUNICAZIONE

Nelle scuole superiori, ieri mattina, in tanti si sono chiesti come mai i bar fossero rimasti chiusi, ma nessuna comunicazione è arrivata ai presidi degli istituti che affidano direttamente il servizio di ristorazione. Stesso discorso in Città Metropolitana dove, oltre al bar che offre anche il servizio di piccola ristorazione a dipendenti ed esterni, si sono trovati senza nessuno che aprisse la grande sala polifunzionale. «Il soggetto affidatario anche della gestione dell'Auditorium non effettua più il servizio da venerdì scorso, senza alcuna motivazione ufficiale - confermano dalla Città Metropolitana dove, almeno per l'Auditorium, sono comunque già corsi ai ripari -. In qualità di ente proprietario degli spazi, l'attività della sala polifunzionale all'interno della sede del Centro Servizi di via Forte Marghera non subirà alcuna interruzione e continuerà ad ospitare gli eventi in programma o già prenotati da tempo. In attesa di appurare i motivi ufficiali che hanno portato all'interruzione dei servizi da parte del gestore affidatario, ci siamo organizzati con il nostro personale per garantire la funzionalità dell'Auditorium per convegni, conferenze, work shop e manifestazioni e provvederemo, se necessario, in breve, ad un nuovo affidamento per quanto riguarda il servizio di bar e piccola ristorazione».
Operazione che dovranno a questo punto fare anche le scuole (oltre ad Agenzia delle Entrate e altre strutture in cui erano aperti i bar gestiti da "Bontà gastronomiche"), anche se i tempi rischiano di non essere brevi. Perché, allo stato attuale, l'unica certezza sono le serrande rimaste chiuse. E le lettere di licenziamento arrivate ai dipendenti.

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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