Eroina “tarocca”, pena ridotta per uno spacciatore perché la droga era poco pura

Lunedì 1 Novembre 2021 di Davide Tamiello
BATTAGLIA QUOTIDIANA L’arresto di uno spacciatore da parte della polizia locale veneziana
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MESTRE - Fare affari con l’eroina rischiando il minimo della pena? È possibile, basta giocare sul taglio. Ovvero, banalizzando: meno pura è la dose venduta, più bassa sarà la condanna nell’eventualità che le cose dovessero mettersi male.
Il caso specifico è quello di un 53enne tunisino, arrestato dalla polizia locale a settembre a Marghera. L’uomo ha una lunga serie di precedenti (e di alias) ed è conosciuto, soprattutto nella zona di via della Pila, per essere un punto di riferimento per l’eroina. Un mese e mezzo fa i vigili l’avevano pizzicato con quasi 80 grammi di stupefacente, già suddiviso in 270 dosi pronte ad essere vendute. Il risultato, viste le premesse, era scontato: manette e carcere in attesa del processo che si è tenuto la settimana scorsa. Il suo legale, l’avvocato Marco Zanchi, ha portato in udienza però l’esito delle analisi dell’Ulss sugli involucri sequestrati ed è emerso che su un totale di 76,3 grammi di sostanza la quantità effettiva di eroina era di 3,5 grammi. Stando ai valori, quindi, aveva una quantità di droga addirittura inferiore a quella detenibile per legge (2,4 dms, dosi medie singole, contro il limite di 2,5). Il resto era tutta sostanza da taglio: acetilmorfina, paracetamolo, caffeina. Sostanze che di certo non fanno bene, ma per cui non esistono limiti di legge. Morale: tre mesi di condanna con pena sospesa, scarcerazione immediata e trecento euro di multa. 


SISTEMA DIFFUSO
Un sistema, quello dell’eroina farlocca, che sta prendendo piede tra gli spacciatori nordafricani per più motivi. Il primo è che tunisini e marocchini l’eroina, oltre a venderla, la consumano. Quindi, quando arriva una partita, viene allungata il più possibile. Altro motivo è che i nordafricani cercano il guadagno facile: la loro droga non è mai pura e potente come quella dei nigeriani. Il giochetto funziona, ma bisogna avere un equilibrio se non si vuole perdere completamente il proprio mercato. Perché se il cliente si accorge della truffa, cambia fornitore. Mediamente, quindi, tunisini e marocchini tendono a mantenere il principio attivo della loro “roba” intorno al 4% (che è sempre estremamente più basso rispetto a quella venduta dai nigeriani), quando si scende sotto a questa soglia la merce viene considerata molto scadente.

Anche la polizia locale si è accorta che è un fenomeno frequente e ciclico, in alcune occasioni addirittura è successo che ci fossero partite già suddivise in dosi in cui non c’era nemmeno un grammo di eroina: il classico “pacco”, solo sostanza da taglio e placebo.


IL CAMBIO 
È uno dei motivi per cui, ormai sempre di più, il mercato nordafricano dell’eroina sta accusando un forte calo nella domanda. Avevano avuto un’età dell’oro nel 2018, dopo la stangata della squadra mobile che con l’operazione “San Michele” aveva momentaneamente fatto piazza pulita della concorrenza. Un po’ perché qualche cliente si era spaventato con l’ondata di morti legata alla letale eroina gialla, un po’ perché i pusher di quella droga così potente erano praticamente scomparsi, erano tornati in affari alla grande. 
Ora, pur con modalità diverse, i nigeriani sono tornati al loro posto, e i nordafricani hanno perso un po’ di smalto. 


BUSINESS COCA
Anche perché il core business di questa etnia sembra essere diventato un altro: la cocaina. Rispetto ai rivali, infatti, la loro polvere bianca è nettamente più richiesta. Questione di canali di rifornimento, in questo caso: a loro ne arriva decisamente di più. 
Anche qui, però, si sono visti soffiare il primato, questa volta dagli albanesi, che fino a poco tempo fa non erano mai scesi in strada per la vendita al dettaglio. Loro, infatti, avevano sempre occupato il secondo anello della catena, facendo da tramite tra produttori e venditori. Negli ultimi anni, però, hanno deciso evidentemente di mettersi in proprio anche nello spaccio. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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