Il mattone non traina più: in dieci anni un calo del valore dell'11 per cento

Domenica 22 Maggio 2022 di Paolo Guidone
Il mattone non traina più: in dieci anni un calo del valore dell'11 per cento

MESTRE - Negli ultimi dieci anni a Mestre e in tutta la terraferma veneziana si è registrato il crollo del valore degli immobili.

A dirlo sono i dati dell'osservatorio dell'Agenzia delle Entrate elaborati dall'Associazione di consumatori Adico. Un trend negativo che dal 2011 al 2021 ha causato un calo medio dell'11% del costo delle abitazioni, una perdita di valore inimmaginabile almeno fino al 2006-2007 quando il mattone veniva considerato l'investimento più appetibile e sicuro.


LA SITUAZIONE
Oggi la situazione del mercato immobiliare è radicalmente mutata. Prendiamo una casa nel centro di Mestre, considerata la zona più pregiata e curata della città. Nel 2011 un appartamento di 100 metri quadrati in ottimo stato conservativo si vendeva in media a 270mila euro, quando al secondo semestre del 2021 bastavano invece 255mila euro, ovvero il 5% in meno. Se ne consideriamo uno della stessa grandezza ma in stato conservativo normale, allora la spesa è scesa da 195mila a 167mila euro. Spostandoci fuori dal centro e analizzando i valori al metro quadro in corso del Popolo, via Cappuccina e in via Piave il deprezzamento è stato ancora più significativo. Queste aree sono in parte degradate, hanno molti negozi con la saracinesca abbassata e, in alcuni punti, si vivono problemi di scarsa sicurezza. Il risultato è che un alloggio pur in ottime condizioni di 100 metri quadri, si vende in media a 220mila euro, mentre dieci anni fa ne servivano 30mila in più (il calo dal 2011 al 2021 è dell'11,4%). Per acquistare un immobile in condizioni normali nel 2011 si sborsavano in media 170 mila euro mentre oggi ne bastano 150mila. Le cause del deprezzamento delle case sono molteplici, si va dalla perdita di appeal della città nel suo complesso ma segnatamente di alcune aree semi centrali di Mestre come quelle di via Piave, via Cappuccina e corso del Popolo, all'onda lunga della crisi finanziaria del 2008 che si è riverberata pesantemente sul mercato immobiliare, dal degrado urbano particolarmente accentuato in alcuni quartieri della terraferma veneziana, fino all'arrivo di comunità di immigrati costretti a vivere con minoranze di connazionali dediti ad attività illegali. Solo a partire dalla fine dell'anno scorso il mercato immobiliare è sembrato in leggera ripresa. A Mestre centro il prezzo medio al metro quadro per un'abitazione in ottimo stato è passato dai 2.400 euro del secondo semestre 2020 ai 2.550 euro del 2021 mentre nelle zone semicentrali il prezzo in un anno è salito da 1.850 a 1.950 euro. «Nel 2022 il mercato immobiliare è in ripresa - commenta Carlo Garofolini, presidente dell'Adico - ma, guardando i dati nel lungo periodo appare evidente la dinamica negativa. Mestre non ha appeal e nelle sue zone meno centrali è abbandonata a sé stessa. Quando parliamo di zone semicentrali non ci riferiamo alla periferia ma a tutto ciò che dista alcune centinaia di metro dalla piazza. Via Cappuccina, via Piave e corso del Popolo ne sono esempi lampanti. Marghera, poi, è passata totalmente nel dimenticatoio».

Ultimo aggiornamento: 13:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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