IL DRAMMA
MESTRE Precipita con la sua carrozzina sulle scale d’emergenza, sbatte la testa e, trasportata d’urgenza al Pronto soccorso, muore all’ospedale dell’Angelo. Tragedia alla Residenza Venezia di via Dei Pioppi, a Catene, dove a seguito di un grave incidente ha perso la vita Cecilia Fanton, un’anziana da qualche tempo ricoverata nella struttura. I fatti risalgono alle primissime ore del pomeriggio di mercoledì. Da quanto appreso, nella casa di riposo si sarebbe attivato l’allarme del sistema antincendio, scatenando il terrore tra gli ospiti per la lunghezza protratta del suono e in assenza di informazioni su cosa stava capitando. La vittima, a quanto pare, sarebbe riuscita a raggiungere da sola, spingendosi sulla carrozzina, una porta con la maniglia antipanico, affacciandosi all’esterno. Tuttavia non sarebbe riuscita a controllare l’abbrivio, finendo col cadere rovinosamente sulle scale d’emergenza. A seguito dell’impatto e successivo ruzzolone sui gradini, la signora avrebbe riportato un gravissimo trauma al capo.
I SOCCORSI
I sanitari del Suem 118, accorsi d’urgenza sul posto, l’hanno stabilizzata e subito trasferita a sirene spiegate all’ospedale, dove la donna è deceduta. Quanto accaduto inevitabilmente riaccende i riflettori sulla casa di riposo già assurta a lungo alle cronache nella primavera dello scorso anno quando, a causa di una larghissima diffusione del Covid durante la prima ondata pandemica, si era contata una trentina di vittime tra gli anziani ricoverati. Inevitabili le polemiche e le proteste dei famigliari, mentre un’inchiesta dell’autorità giudiziaria sta vagliando il rispetto dei protocolli anti contagio e delle misure di sicurezza adottate. Proprio nelle chat delle persone che hanno perso i loro genitori, la notizia del decesso della signora è corsa veloce e col passaparola si è presto propagata con altri commenti di contestazione.
Dal canto suo, la direzione di “Casamia Mestre srl”, società collegata ad Orpea, proprietaria di varie residenze per anziani con sede legale a Torino (un’altra struttura si trova a Casier), ha diramato una nota in cui si legge: “In riferimento all’evento occorso in data 20 gennaio presso la Residenza Venezia, la scrivente riferisce di aver immediatamente avviato un’indagine interna ed è totalmente disponibile a collaborare con le Autorità competenti fornendo tutte le informazioni necessarie”. Resta, ovviamente, da chiarire quale possa essere stata l’esatta dinamica del fatto. Un anziano potrebbe aver per sbaglio attivato la sirena dell’antincendio che, a quanto viene riferito, avrebbe suonato per diversi minuti tanto da spaventare diversi ospiti della struttura. I quali, forse in assenza d’informazioni, non comprendendo che si trattava di un falso allarme, avrebbero dato vita a un fuggi fuggi alla ricerca di una via d’uscita. Così avrebbe fatto anche la signora che è venuta a mancare.
LA RICOSTRUZIONE
Le possibilità, a detta di chi è a conoscenza del fatto, potrebbero essere due: o la diretta interessata ha avuto la forza di spingere la sua carrozzina, di aprire la porta antipanico e di infilarvisi fino ad uscire; oppure potrebbe aver incontrato sull’uscio un’altra persona che le ha agevolato l’operazione nell’intento, magari, di permetterle di trovare una sistemazione più sicura aiutandola nella spinta che cercava d’imprimere alla porta stessa, mentre all’interno la situazione di incertezza rischiava di degenerare. Poi è stato un attimo e la tragedia si è consumata, con il ruzzolone lungo la scala d’emergenza della donna a quel punto incapace di proteggersi: sbattendo violentemente la testa, purtroppo non ha avuto scampo.
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