MESTRE - Chi pensa che le borseggiatrici siano un problema solo del centro storico si sbaglia di grosso. Anche a Mestre, negli autobus e in tram ma soprattutto in stazione, le ladre di portafogli sono sempre più operative.
NUOVA STRATEGIA
Come richiesto anche dal nuovo questore Gaetano Bonaccorso, infatti, la lotta a questo tipo di criminalità deve passare non solo per l'attività ordinaria di controllo, ma anche attraverso quella preventiva che si avvale di altri strumenti, come i provvedimenti amministrativi: fogli di Via, decreti di allontanamento, Daspo. Nei giorni scorsi sono finite nella rete della squadra mobile altre otto borseggiatrici. Gli investigatori della questura lagunare hanno coordinato, giovedì mattina, un'operazione anti borseggio al termine di una lunga attività di monitoraggio delle loro attività in città, tra la zona della stazione e il ponte di Calatrava. Tutte e otto provengono da un campo rom di Milano e hanno alle spalle svariati precedenti penali per furto e furto aggravato. Le otto donne sono state trovate al momento del controllo prive di documenti, e non hanno saputo dare spiegazioni plausibili circa la loro presenza all'interno della stazione, visto che non avevano titolo di viaggio. Sono state accompagnate in questura per i dovuti accertamenti: il questore ha erogato, per tre di loro, altrettanti fogli di via dal Comune di Venezia. Le altre 5 donne, invece, sono state denunciate per inottemperanza a precedenti provvedimenti sia dell'autorità giudiziaria che di pubblica sicurezza. In merito alla posizione di tutte le 8 cittadine straniere, sono state inoltre interessate le questure delle loro province di provenienza, in particolare quella di Milano, ai fini dell'adozione di eventuali ulteriori provvedimenti amministrativi a loro carico.
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