Bomba-day, evacuazione a Mestre Elenco degli indirizzi interessati e mappa

Venerdì 24 Gennaio 2020 di Davide Tamiello
Bomba-day, evacuazione a Mestre Elenco degli indirizzi interessati e mappa
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MESTRE La città in fibrillazione per il “Bomba day”. Mancano ancora nove giorni e varie riunioni e tavoli tecnici per decidere i dettagli del piano di evacuazione che, come già detto, domenica 2 febbraio coinvolgerà circa tremila persone. Si sa che il perimetro di sicurezza attorno all’ordigno bellico ritrovato in via Ferraris e sganciato nel 1944 da un aereo Usa, ha un raggio di circa 1.800 metri. Il che significa che verranno coinvolte le aree di via Vespucci, via Forte Marghera e viale San Marco. All’interno della zona rossa, però, non ci sono solo case, ma anche aziende e, soprattutto, alberghi. Dagli ostelli di via Ca’ Marcello al Laguna Palace (che, peraltro, quella domenica ospiterebbe anche una festa per un cinquantesimo di matrimonio): dovranno essere evacuati? E come? 

EVACUAZIONE - ELENCO INDIRIZZI INTERESSATI (Scarica il Pdf)


VERTICE
Il prefetto Vittorio Zappalorto terrà un primo incontro operativo oggi. Il Comune, protezione civile e polizia locale, faranno un altro summit lunedì. Nel corso di questi due vertici dovrebbero essere definiti appunto i dettagli del piano. Si penserà anche se istituire delle zone di raccolta: si tratta di tremila persone, quindi si dovrà pensare a un punto in cui radunarle, dopo averle fatte uscire di casa. Dovranno essere chiariti, inoltre, gli orari e le tempistiche del blocco totale, soprattutto nel collegamento tra Mestre e Venezia. Dieci anni fa, quando venne organizzato un piano analogo per una bomba identica a quella trovata la scorsa settimana, lo stop durò circa 40 minuti. Sono diversi i pendolari che, però, devono oltrepassare il Ponte per andare al lavoro, anche di domenica. Si attendono, quindi, indicazioni su eventuali fasce orarie “protette” o corse particolari di Actv prima/durante le fasi di evacuazione. 

LE FASI
Evacuazione che si terrà poco dopo l’alba, tra le 6 e le 7.30. Poi si partirà con le operazioni di disinnesco, per cui si stima un massimo di quattro ore (la durata media solitamente è la metà, ma in caso di complicazioni ovviamente è possibile che i tempi si allunghino). In questo frangente verranno impegnate tutte le forze dell’ordine e i corpi di soccorso, e non potrebbe essere altrimenti dato la vastità del territorio da sgomberare: polizia, carabinieri, polizia locale ma anche vigili del fuoco e protezione civile. Spetterà al nucleo guastatori del Genio di Legnago rendere inerte l’ordigno, (226 chili per 129 di tritolo). Una volta resa inoffensiva, verrà consegnata agli artificieri militari della Marina che avranno il compito di portarla attraverso il canale dei Petroli, e poi fuori dalle bocche di porto di Malamocco, per farla infine brillare in mare aperto. Nel frattempo, la città dovrà rimanere immobile. Serviranno delle ordinanze specifiche per impedire la navigazione, il traffico dei treni e delle auto sul ponte della Libertà. Provvedimenti che saranno in carico al Comune, alla capitaneria di Porto, alla questura e alla polizia locale. Anche il traffico aereo dovrà essere limitato (o comunque regolamentato) visto che la rotta della nave che salperà da porto Marghera si interseca con le linee del Marco Polo. La stima è di avere il blocco totale in un arco temporale che va dalle 6 alle 13. Tutta la mattinata, insomma. 

PRESIDIO
Intanto continuerà il presidio in cantiere. Le forze dell’ordine, su disposizione della prefettura, hanno organizzato un picchetto h24, recintando l’area e impedendo l’accesso a persone e mezzi: troppo pericoloso, ovviamente, lasciarla in balia di estranei in questo momento. Quella di porto Marghera è solo l’ultima di una lunga serie di bombe d’aereo da 500 libre rinvenute in zona, eredità dei bombardamenti degli anni ‘40 in città. Nel marzo del 2010, ne venne trovata una identica in zona industriale a Marghera, dietro al Vega (a 500 metri, quindi, da quest’ultima), nel 2011 altre due in via Ca’ Marcello (aprile) e all’isola delle Tresse (ottobre).
Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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