MESTRE - L’allarme è scattato a cavallo del nuovo anno.
«Da quanto mi è stato riferito, pare che si tratti di un veleno molto potente, capace di uccidere all’istante una lumaca – denuncia Michele Ropa, frequentatore abituale dell’area cani – Non solo è gravissimo che ci sia chi pensa di eliminare degli animali innocenti con l’inganno, ma è anche vergognoso e ripugnante».
TENSIONI LATENTI
Impossibile sapere chi sia il responsabile dell’azione. Sembra, però, che soprattutto negli ultimi tempi ci sia stata qualche tensione col vicinato e qualche litigio con alcuni proprietari degli appartamenti dei palazzi prospicienti. «L’area è un’oasi bellissima su cui il Comune ha investito molto – prosegue Ropa – Diversi padroni di cani si sono conosciuti e hanno stretto amicizia incontrandosi lì. Sono anche state montate delle panchine e le fontanelle per i nostri amici a quattro zampe. Alcuni volontari si occupano delle pulizie e curano le piante. Insomma, è un posto apprezzato, ma probabilmente c’è qualcuno che si sente disturbato e ha pensato di reagire in questo modo così cattivo e vigliacco, disseminando piccole brioche avvelenate, molto pericolose. Purtroppo non è la prima volta, ma stavolta è ancora più grave perché succede nel cuore delle festività, quando magari il tempo libero per stare con i propri cani è maggiore. Non possiamo accettare che una mano delinquenziale attacchi in questo modo delle creature del tutto innocenti».
Veritas ha prontamente disinfestato l’area e mandato i bocconi ad analizzare, per capire bene di che veleno si tratta. «Il 1° gennaio ho trovato i cartelli di chiusura, una bruttissima sorpresa – riprende Ropa – Penso che questo gesto sia opera di persone che mal digeriscono l’ubicazione di quest’area nella prossimità delle loro case, visto che spesso c’è chi si è affacciato ai balconi proferendo offese e minacce pesanti. Allora io dico: se c’è qualche problema lo si affronti direttamente con i padroni, non colpendo in questo modo i cani. Potrebbe essere necessario ridurre gli orari di apertura dell’area o contingentare gli ingressi. Ma uccidere non è tollerabile. Chi ha sparso quei bocconi avvelenati si faccia un bell’esame di coscienza».