Colpo alla Banca degli Occhi: rubati strumenti da centinaia di migliaia di euro

Mercoledì 27 Marzo 2019
La polizia alla Fondazione banca degli occhi
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MESTRE - Colpo da centinaia di migliaia di euro, questa notte, alla fondazione Banca degli occhi del Veneto, a Mestre, al padiglione Rama dell'ospedale dell'Angelo. Ignoti sono entrati all'interno della struttura e hanno sottratto strumentazione per la diagnostica. Le circostanze e le dinamiche dell’accaduto sono ancora al vaglio delle forze dell’ordine.

L'allarme è scattato alle 4 del mattino, sul posto le volanti della questura e la polizia scientifica. « Il danno è importante - conferma Diego Ponzin, direttore medico di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus - e riguarda le attività assistenziali che la fondazione svolge autonomamente e in collaborazione con Ulss 3 Serenissima. Sono stati portati via strumenti ad elevata tecnologia acquistati nel corso degli anni anche grazie al generoso contributo di cittadini benefattori, pazienti, aziende, istituti di credito». Un danno notevole, conferma la direzione, che va a toccare un patrimonio della città, poiché è stato interrotto un servizio di pubblica utilità che risponde alla necessità di salute non solo dei cittadini del territorio ma di pazienti che normalmente giungono negli ambulatori mestrini da tutta Italia. I pazienti che avrebbero dovuto recarsi in questi giorni nei locali della fondazione per sottoporsi alle visite mediche sono stati tutti immediatamente avvertiti e i loro appuntamenti rimandati a data da destinarsi, mentre da subito l’ente non profit, dopo aver riunito un CdA straordinario, sta mettendo a punto un piano per affrontare l’emergenza.

E' già partita una raccolta fondi con cui è possibile contribuire a riparare il grave evento. E’ possibile contribuire attraverso c.c. bancario Banca Prossima, IBAN IT 64 O 03359 01600 100000003126, con la causale “Emergenza ambulatori”.

ZAIA: GESTO RIPUGNANTE
«I responsabili vanno presi e sbattuti in galera, l'unico posto adatto a loro.
Rubare dove si lavora per ridare la vista alla gente è un gesto ripugnante». LO afferma in una nota il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando «con indignazione» il furto messo a segno stanotte alla Banca degli Occhi di Mestre. «Rubare è sempre e comunque un fatto grave, un reato - aggiunge Zaia - ma farlo a danno di strutture che si occupano della salute delle persone è il massimo dell'aberrazione. Sono certo che gli inquirenti e le forze dell'ordine faranno del loro meglio per individuare questi delinquenti. La loro destinazione finale non può che essere in carcere», conclude.

 
Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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