Appartamento-alcova per il consumo di cocaina agli "ospiti" in centro: arrestato lo spacciatore

Mercoledì 13 Gennaio 2021
Appartamento-alcova per il consumo di cocaina agli "ospiti" in centro: arrestato lo spacciatore

MESTRE - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre unitamente a personale della Polizia Locale della Città di Venezia, hanno inferto un importante “colpo” allo spaccio di sostanze stupefacenti nella terraferma veneziana, in particolare nell’area più sensibile di Mestre, quella c.d. del quartiere Piave. Nel primo pomeriggio del 12 gennaio hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione a fine di spaccio di stupefacenti un uomo di origini calabresi, ma residente a Mestre, T.F. classe 1950.

Lo spacciatore, risultava gravato da piccoli precedenti di polizia, da diversi giorni, era sotto i riflettori degli uomini dell’Arma e della Polizia Locale, i quali monitoravano i suoi movimenti e quelli dei “clienti” nella zona del centro di Mestre, più esattamente in quel quadrilatero di caseggiati tra Corso del Popolo e via Cappuccina in via Parini. Lo studio congiunto, grazie anche alle segnalazioni ricevute, hanno infatti consentito di risalire il canale dello spaccio andando a restringere l’area su cui concentrarsi. L’appartamento infatti, strategicamente posto in una zona di facile accesso per automezzi e persone a piedi, a due passi dalla zona di “via Piave”, dalla Stazione degli autobus e ferroviaria, è risultato essere un posto perfetto, in mezzo a tutto e contemporaneamente molto discreto essendo in piena zona residenziale.

Con un espediente l'uomo è stato bloccato in modo da sorprenderlo ed evitare che lo stato dei luoghi potesse essere modificato, sorprendendo sulle scale l’ultimo tossicodipendente che tentava di defilarsi dalla casa. Nel corso della perquisizione dell’appartamento occupato dall’uomo, come detto, insospettabile e comunque ultrasettantenne, in bella mostra sulle coperte della camera da letto, subito due involucri – contrassegnati con un bollo rosso – con quasi 50 dosi di Cocaina da un grammo ciascuno. Dall’armadio e negli altri locali, attentamente scandagliati dai “tartufi” dei cani della Locale “Lapo” e “Coco” saltava fuori una inverosimile concentrazione di sostanze e attrezzature, a comporre il tipico kit dello spacciatore. Ma la sorpresa maggiore gli operanti ce l’hanno accedendo all’ultimo locale, allestito come una vera e propria “alcova” del consumo per gli ospiti in transito, una novità assoluta.

La stanza era arredata in modo spartano, ma estremamente funzionale all’assunzione della cocaina per via orale. Piatti intrisi di polvere bianca, cannucce già predisposte, bicchieri, tessere per sminuzzare e spandere la polvere, tovaglioli per pulirsi. Un servizio degno di un tre stelle, il tutto nella massima discrezione all’interno delle mura domestiche.

All’esito della pesatura finale, la cocaina suddivisa in micro-dosi superava il mezzo ettogrammo, al quale si aggiungeva mezzo chilo di sostanza da taglio, quasi 9.000 euro in contanti, altro forte indice del fatto che lo spaccio andasse a gonfie vele. 

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