Strage di alberi ad Altobello. I residenti insorgono: "Scempio"

Venerdì 24 Gennaio 2020 di Elisio Trevisan
Strage di alberi ad Altobello. I residenti insorgono: "Scempio"
MESTRE Una strage di alberi tra via Altobello e via Torino, nell’area Italgas. «Se è questo il modo di riqualificare, meglio sarebbe stato che non facessero nulla» sbotta Lorenzo Visentin del gruppo di ascolto di Altobello che quegli alberi conosceva uno a uno dato che l’area confina con il campo da calcio dove Visentin con gli altri volontari ha seguito per anni i ragazzi che si allenano. Fino all’altro ieri c’erano alti pioppi e altre specie arboree, da ieri pomeriggio non esiste più niente.

Una ventina di giorni fa era stato comunicato che Italgas, proprietaria dell’area da 8700 metri quadri, ha deciso di dare corso a un complesso intervento di recupero ambientale che durerà quattro anni: in quel terreno, dove fino ai primi anni Settanta operava una società di lavorazione e conservazione del legno dopodiché divenne un deposito di materiali e poi fu abbandonato, in seguito a una campagna di carotaggi si è scoperto che serve una bonifica e quindi, con Regione, Comune, Città Metropolitana, Arpav e Soprintendenza alle Belle arti e al Paesaggio, si è deciso di rimuovere gli alberi, che secondo i responsabili sono cresciuti in modo disordinato a causa dell’incuria del passato, bonificare realizzando un diaframma impermeabile, posare nuovo terreno in superficie e piantare nuovi alberi.

LE REAZIONI
«Nell’angolo verso via Torino effettivamente hanno fatto carotaggi per anni ma nella parte più a nord verso la vecchia carbonifera c’era una fattoria, e come fa ad esserci inquinamento? - si chiede Visentin -. La maggior parte degli alberi sono stati tagliati proprio in quella parte e non erano arbusti e piante cresciuti in maniera disordinata ma alberi imponenti con decenni di età. È un altro polmone verde in città che è stato raso al suolo, dopo che poco tempo fa hanno abbattuto gli alberi di fronte alle Navi dell’Ater in un’altra area Italgas. Dicono che nei prossimi quattro anni pianteranno altri alberi ma, ammesso che sia vero e non si tratti invece delle solite piantine inutili, nessuno fa presente che ci vogliono almeno vent’anni per tornare a vedere degli alberi veri in grado di fare ombra e assorbire anidride carbonica?».

C’è chi teme che si sia approfittato della necessità di bonificare per tagliare tutti gli alberi che, secondo un rapporto del 2018 di Ordnance Survey, ente pubblico statale Britannico, disturbano la propagazione del segnale delle nuove reti di telefonia mobile 5G; e nel corso del 2019 un po’ in tutta Italia si sono moltiplicate segnalazioni su abbattimenti di enormi quantità di alberi.

La spiegazione ufficiale del taglio totale avvenuto nell’area Italgas, ad ogni modo, è che si deve fare la bonifica del terreno, e comunque, una volta che gli alberi sono stati tolti di mezzo, serve a ben poco protestare perché non c’è alcun rimedio.
Elisio Trevisan 
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Ultimo aggiornamento: 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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