MESTRE - Arrestato con l'accusa di tentato omicidio e salvato da un sicuro linciaggio.
In carcere è finito un albanese di 48 anni residente a Dolo. Le volanti a tempo di record hanno risolto il caso di un accoltellamento fra connazionali ed evitato che la situazione potesse degenerare in un cruento regolamento di conti.
Il ferimento è avvenuto a Mestre in via Giorgione attorno a mezzanotte. A chiamare il 113 è stata la stessa vittima, un albanese di 24 anni, indicando il nome del suo aggressore che, questa è la versione fornita, avrebbe avuto anche un diverbio con un altro conoscente. Il 24enne presentava un taglio profondo al braccio e altre lesioni più superficiali all'addome.
Trasportato al pronto soccorso è stato sottoposto a un delicato intervento chiurigico e poi ricoverato. E mentre il ragazzo veniva operato, all'Angelo si è presentato il fratello con un gruppo di parenti annunciando che si sarebbe fatto giustizia da sè, stanando il colpevole e facendogliela pagare.
Circostanza sventata dalla celerità e dalla professionalità degli agenti che hanno raggiunto l'abitazione del 48enne, il quale ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato portato in questura.
Ultimo aggiornamento: 17:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA In carcere è finito un albanese di 48 anni residente a Dolo. Le volanti a tempo di record hanno risolto il caso di un accoltellamento fra connazionali ed evitato che la situazione potesse degenerare in un cruento regolamento di conti.
Il ferimento è avvenuto a Mestre in via Giorgione attorno a mezzanotte. A chiamare il 113 è stata la stessa vittima, un albanese di 24 anni, indicando il nome del suo aggressore che, questa è la versione fornita, avrebbe avuto anche un diverbio con un altro conoscente. Il 24enne presentava un taglio profondo al braccio e altre lesioni più superficiali all'addome.
Trasportato al pronto soccorso è stato sottoposto a un delicato intervento chiurigico e poi ricoverato. E mentre il ragazzo veniva operato, all'Angelo si è presentato il fratello con un gruppo di parenti annunciando che si sarebbe fatto giustizia da sè, stanando il colpevole e facendogliela pagare.
Circostanza sventata dalla celerità e dalla professionalità degli agenti che hanno raggiunto l'abitazione del 48enne, il quale ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato portato in questura.