Mercato immobiliare a Venezia: compravendite in calo, ma cresce la richiesta di affitto da studenti e coppie

Giovedì 24 Novembre 2022 di Tomaso Borzomì
Mercato immobiliare a Venezia: compravendite in calo, ma cresce la richiesta di affitto da studenti e coppie

VENEZIA - L'aumento dei mutui e i pochi servizi abbassano il numero di compravendite nel territorio.

Il mercato delle locazioni è invece più florido, trainato da chi preferisce non investire per sempre, ma fermarsi temporaneamente come ad esempio studenti o giovani coppie. I prezzi, secondo un'indagine di Nomisma, stanno calando sia in laguna che in terraferma. Per quanto riguarda invece l'affitto, diventa più dispendioso trovare un accordo, visto che l'offerta è poca rispetto alle richieste.

A VENEZIA

Non è però una catastrofe, semmai si tratta di quella che la società di consulenza definisce incertezza, perché il calo della domanda fa diminuire i prezzi di una forbice tra lo 0,2 e 1,3 per cento. Per quanto riguarda l'analisi residenziale, Nomisma spiega che: «Nel primo semestre 2022 le compravendite residenziali sono aumentate dell'11,5 per cento dimostrando però un'intensità minore rispetto alle brillanti performance del 2021». Inoltre, chi vuole comprare lo fa con maggiore scrupolo e i venditori sono più cauti. Diverso il discorso per gli affitti: le locazioni sono in aumento, trainate da giovani coppie e studenti alla ricerca di un posto letto. Dopo il covid e il trend negativo durato due anni e mezzo, i prezzi tornano a salire in media dello 0,6 per cento: «L'aumento ha riguardato le zone del semicentro e periferiche, a differenza della zona di pregio dove i valori hanno subito un calo pronunciato», continua la ricerca. E se per vendere servono sei mesi, per ottenere un affitto mediamente ce ne vogliono due e mezzo, mentre per quel che riguarda i prezzi, il divario tra offerta e prezzo finale si attesta intorno all'undici per cento.

NON RESIDENZIALE

Tiene il mercato non residenziale, con le compravendite di uffici balzate a 83 nel primo semestre 2022, rispetto alle 36 dello stesso periodo del 2021. In crescita anche i piccoli negozi, con un +14 per cento rispetto allo scorso anno. La flessione riguarda semmai i prezzi di offerta e di effettiva vendita, anche in questo caso la differenza è coerente con il residenziale, cioè attorno all'undici per cento. Curioso il comportamento dei piccoli negozi in locazione, dove la periferia va più forte del centro: «I negozi del semicentro mostrano valori in crescita a fronte di una diminuzione dei prezzi nel centro città».

TERRAFERMA

Anche in questo caso, i prezzi delle compravendite residenziali calano: «I prezzi medi delle abitazioni usate sono diminuiti dello 0,9 per cento su base semestrale, mentre le abitazioni nuove hanno segnato una lieve diminuzione dei valori di mercato, attestandosi allo 0,3 per cento su base semestrale», spiega la ricerca di Nomisma. Di pari passo con la laguna, anche la terraferma registra il segno positivo sulle locazioni, con una domanda in lieve incremento (+0,6 per cento). Più veloci però le transazioni in questo caso, visto che bastano poco più di cinque mesi per un trasferimento di proprietà, a fronte di un mese e mezzo per una locazione. Prosegue invece il difficile momento delle compravendite non legate al residenziale in terraferma (uffici e negozi). Sia prezzi di vendita che di locazione continuano a calare in media dell'1,8 per cento a semestre. Peggio va alle zone del cosiddetto Business district, che subisce una flessione dei prezzi del 2,6 per cento nelle locazioni e dell'1,4 per cento nelle vendite. Segnale che si investe poco sulle attività commerciali.

CONFEDILIZIA

A commentare la ricerca è Luca Segalin, segretario generale di Confedilizia Venezia, che si ritrova nei dati: «C'è un mercato residenziale incerto, la domanda si è molto assottigliata e anche l'offerta è quello che è. Le zone di pregio hanno avuto un calo perché mancano i servizi». Segalin propone un esempio: «Si pensi a San Marco, non basta il segnale della riapertura del supermercato al Rossini per rivitalizzare il centro». Sulle locazioni, invece, il segretario spiega: «Tirano e crescono perché stanno diventando redditizi, il canone aumenta ogni anno del 10 per cento diventando interessante». In conclusione, per Segalin: «È un buon momento per comprare, con la riduzione dei prezzi che forse è maggiore rispetto alle stime di Nomisma».

 

Ultimo aggiornamento: 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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