Cicloturismo di massa nelle isole, Pellestrina "vietata" alle biciclette

Mercoledì 2 Giugno 2021 di Lorenzo Mayer
Caos biciclette a Pellestrina
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LIDO E PELLESTRINA - «Entro fine mese sarà pronta l’ordinanza per limitare l’ingresso delle biciclette dei non residenti a Pellestrina San Pietro in Volta». L’annuncio è dell’assessore comunale alla Mobilità e traffico, Renato Boraso, e arriva dopo le segnalazioni delle invasioni, sempre più frequenti, di biciclette di turisti.

L’IDEA
Così è allo studio un’ordinanza che, almeno per la stagione estiva, regolamenti gli ingressi su due ruote. Un modello di prenotazione: raggiunto un tetto massimo di presenze si chiude. È, questo, l’ultimo miglio di un lavoro entrato nel vivo già un paio di mesi fa su input della municipalità del Lido e Pellestrina.

Attorno al tavolo con l’assessore Boraso, il presidente della municipalità del Lido e Pellestrina, Emilio Guberti; la delegata dell’esecutivo municipale, Antonietta Busetto; alcuni consiglieri del parlamentino e il delegato del sindaco Alessandro Scarpa Marta. Si partirà da Pellestrina ma poi non è da escludere che, se la sperimentazione e il provvedimento avranno successo, la stessa impostazione, con opportuni aggiornamenti, possa essere replicata anche al Lido e nelle altre isole dell’estuario visto il boom che sta avendo tutto il flusso del cicloturismo. Questo è solo il primo passo che raccoglie le istanze dei residenti di Pellestrina.


IL GIRO DI VITE
«Non stiamo certo parlando del singolo che vive nella nostra città e si concede un giro in bicicletta - puntualizza subito Boraso - all’attenzione di questo provvedimento ci sono le centinaia e centinaia di bici che sbarcano in isola a gruppi, da fuori comune, ad esempio da Chioggia. A tal proposito stiamo pure verificando, anche con le amministrazioni comunali vicine, se queste compagnie di trasporto private siano effettivamente in possesso di tutte le autorizzazioni richieste per svolgere questo tipo di servizio. Interverremo su due fronti: il primo è quello di individuare punti ben definiti e precisi, dove le bici possano sbarcare in sicurezza. È anche una questione di rispetto per i luoghi. Poi occorre inserire un freno alle bici di “massa” come per Lio Piccolo e altre località. A Ca’ Roman per esempio, può diventare anche molto pericoloso, per la pubblica incolumità, se le presenze turistiche non rispettano alcune attenzioni». 
All’esigenza di trovare una giusta mediazione, tra le esigenze di tutti, fa riferimento il presidente della Municipalità, Guberti. «Vanno tutelate le esigenze di tutti - conferma - non vogliamo colpevolizzare nessuno, ciò che dobbiamo fare è però trovare un equilibrio tra le legittime esigenze economiche e turistiche, che portano lavoro, ma anche sull’altrettanto legittima richiesta dei residenti che chiedono di poter uscire di casa senza essere investiti da ciclisti nei luoghi più impensabili, come le calli strette». 
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Ultimo aggiornamento: 08:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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