Medico leader dei no vax denunciato: avrebbe fatto certificazioni false. Lui ribatte: «Sono sospeso e non esercito»

Sabato 5 Febbraio 2022 di Davide Tamiello
Camponogara, il medico no vax Ennio Caggiano nel suo studio
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CAMPONOGARA - Non ha mai nascosto la sua militanza No vax, anzi: dopo aver rinunciato a lavoro, stipendio e iscrizione all’ordine, Ennio Caggiano, 67 anni, medico di base di Camponogara, era diventato una sorta di paladino del movimento. Lui, proprio come il sindaco e medico di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski, era diventato una delle voci sanitarie interna: video e post su Youtube e Facebook, partecipazioni varie a dibattiti e ritrovi, ne avevano fatto un simbolo della causa antivaccinista.

Questa volta però il suo caso è finito in Procura: a denunciarlo all’autorità giudiziaria veneziana i carabinieri di Porto Viro (Rovigo) per il reato di esercizio abusivo della professione. 

Tutto nasce da un controllo a un cittadino di Porto Viro che aveva con sé una certificazione vaccinale falsa. A quel punto, i militari hanno cercato di risalire al medico che l’aveva firmata, e si sono accorti che su quel dottore c’era in corso anche un’indagine dei Nas: Caggiano, appunto. Camponogara è decisamente fuori zona per un polesano, quindi quello che stanno cercando di capire i carabinieri è se l’uomo facesse da punto di riferimento anche “operativo” all’interno del movimento, e non solo per i suoi pazienti. 

Mesi fa esplose il caso per via di un post su Facebook: “Il vaccino rende liberi”. L’accostamento ad Auschwitz aveva fatto scalpore e, ovviamente, non era piaciuto all’Ulss 3, per cui il medico rivierasco lavora. Le critiche quotidiane alla campagna vaccinale avevano portato alla sospensione del rapporto con l’azienda sanitaria. Il 67enne, che ha sempre dichiarato di essersi sottoposto alle prime due dosi del siero, si era opposto alla terza. Quindi, l’ordine dei medici di Venezia, aveva fatto scattare la sospensione professionale: il presidente dell’ordine Giovanni Leoni non rilascia dichiarazioni in merito, ma andando a guardare l’anagrafica di Caggiano nel sito si legge che la sua sospensione è iniziata il 30 dicembre e durerà fino al 15 giugno 2022. L’accusa dell’arma è quindi di aver rilasciato delle ricette in questo periodo (3 febbraio, secondo la contestazione in procura) ma adesso si dovrà verificare anche se quella certificazione fosse davvero falsa e soprattutto firmata dal medico: se così fosse, la sua situazione rischierebbe di complicarsi ulteriormente. 

Il dottor Caggiano, però, rigetta le accuse. «Sono a casa, sono sospeso e non sto esercitando. Sono sorpreso, non sapevo nulla di questo procedimento». Posizione ribadita anche dal suo avvocato, Alessio Morosin. «Ci sono delle certificazioni contestate ma erano dei suggerimenti nel pieno esercizio delle sue funzioni. E comunque sono precedenti alla sospensione: da allora non ha più esercitato la professione». Il medico era diventato famoso in Riviera del Brenta anche per aver  partecipato a due “incontri divulgativi” a Fiesso d’Artico il 24 aprile e il 9 ottobre dello scorso anno. Se al primo incontro avevano partecipato circa 500 persone, rigorosamente senza mascherina, al secondo si erano ritrovati quasi in mille.

Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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