Medico di base accusato di violenza sessuale: sospeso dalla professione

Sabato 25 Giugno 2022 di Gianluca Amadori
CHIOGGIA Un medico di base sospeso per la visita a due pazienti ventenni
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CHIOGGIA - Sospeso dalla professione con l’accusa di aver riservato pesanti attenzioni a sfondo sessuale a due giovani pazienti. Un medico di base in servizio a Chioggia è accusato di violenza sessuale e dovrà comparire tra breve di fronte al giudice per l’udienza preliminare di Venezia: la pm Paola Mossa gli contesta due episodi che risalgono ai mesi di luglio e di ottobre dello scorso anno, denunciati autonomamente da due ragazze ventenni che non si conoscono, e che raccontano di aver vissuto un’analoga brutta esperienza nel corso di una visita medica avvenuta nello studio nel quale il dottore presta la propria attività professionale.

Inizialmente la Procura aveva aperto due diversi fascicoli che, successivamente, sono stati riuniti. Le due ragazze, assistite dagli avvocati Mariangela Semenzato ed Ernesto De Toni, sono intenzionate a costituirsi parte civile contro il medico, al fine di ottenere la sua condanna anche al risarcimento dei danni a loro provocati.


LE DENUNCE
La prima a sporgere denuncia contro il medico è stata una ventenne di Chioggia che aveva preso appuntamento dal medico di fiducia poiché lamentava un dolore al seno. Il dottore però era in ferie e a visitarla fu il sostituto, il quale, secondo il racconto della ragazza, dopo alcuni spiacevoli commenti sulla sua abbronzature, iniziò una serie di palpazioni ad entrambi i seni per poi far spogliare la ragazza e toccarla sui genitali, sia all’esterno che all’interno. Di fronte all’imbarazzo della giovane, che non si era mai sottoposta prima ad una visita ginecologica, il medico rispose che si trattava di una procedura normale, un “massaggio” per drenare i liquidi e risolvere il problema del seno. Alla fine della visita le prescrisse un’ecografia di controllo e le disse che aveva bisogno di ripetere quei massaggi per sgonfiare il senso e che, se non avesse trovato un bravo, si sarebbe potuta rivolgere a lui.
La seconda ragazza si era rivolta al medico per un dolore addominale e, nel corso della visita, il medico le avrebbe infilato un dito prima nella vagina e poi nell’ano senza alcun preavviso e senza chiederle alcun consenso.
Secondo la Procura le “manovre” messe in atto in entrambi gli episodi non avevano alcuna utilità e configurano un atto di violenza sessuale. Il medico si difende, al contrario, sostenendo che si tratta di modalità consentite e a tal fine ha depositato anche una consulenza medica. Nel frattempo è stato sospeso dalla professione con provvedimento confermato dal Tribunale del riesame. Ora la parola passa al giudice.
 

Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 17:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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